di DON MICHELE ROMANO - Alla luce della pagina Evangelica di oggi (Lc 12, 13-21), è il caso di chiederci con grande sincerità: "Qual è il nostro rapporto col denaro, e i beni di questo mondo in genere? Di cosa riempiamo il nostro cuore? In questa Parabola del "Ricco Stolto", oggi vediamo un uomo completamente "appagato", dalle ricchezze di questa terra, per cui molto chiaramente, dice a sè stesso: "Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni, riposati, mangia, bevi e divertiti" (v 19). Tutte queste cose, tuttavia, non vanno sempre considerate, esclusivamente negative, perché possono avere anche un risvolto positivo, ovvero: possono essere anche un'opportunità, se usate ed impiegate nel bene, possono anche divenire occasione di "vicinanza, a chi è nel bisogno; essere "beni", per una maggiore Carità e condivisione, verso i tanti poveri che ben conosciamo. Ma la nostra Anima, ahimè, non può (e non deve!) essere appagata da questo "materialismo imperante", perché possiede in sè, *un'Ansietà di Pienezza*, che può ritrovare solo in Dio! Ecco perché San Paolo, ci esorta: "Cercate le cose di lassù, non quelle della terra..., dove è Cristo, nostra vera ricchezza" (Col 3, 2). il Signore non ha messo la nostra felicità, nelle cose di questa terra: Eredità, lauti pranzi, macchine di lusso, vacanze nei posti più esotici, proprietà, soldi, ecc.! Tutt'altro!
Il Vangelo ci educa a considerare tutto ciò, solo "mezzo" e "strumento", perché il *Fine* della nostra vita, è solo Dio. Infatti, il linguaggio evangelico di oggi, diventa così, metàfora per ogni ingiustizia, una vera e propria "denuncia" all'egoismo di tanti. Quante volte, poveri noi, anche nelle nostre Famiglie, per lo più, sempre in occasione di divisione di eredità, ancora oggi quante liti, quante Cause in tribunale, inimicizie che diventano insanabili...! Ma il Signore, non vuole tutto questo! Lui vuole la nostra Beatitudine, e per questo ci vuole "liberi" da tutto questo (che sa di Mammòna!), autentici fantasmi della pseudo-Felicità: "Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia" (v 15a), che ci rende schiavi dell'effimero. Infatti, pensiamoci bene: "Quale vantaggio c'è che un uomo guadagni il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?" Coltiviamo, invece, come ci insegna Sant'Agostino, l'infinito desiderio di Dio: "Tu eri dentro di me, e io ero fuori!" - Il mio cuore è inquieto, finché non riposa in te!" Purtroppo, sappiamo bene, che la nostra Gioia non dipende dai nostri beni, infatti: Siamo venuti in questo mondo, senza portare niente; E così ce ne andremo, senza portare niente con noi, perché tutto si lascia, ecco perché tutto dobbiamo considerare "mezzo!": "Tutto passa, solo Dio resta!", ci insegna Santa Teresa d'Avila. Simpatico anche Papa Francesco, quando un giorno, ebbe a dire (con una punta di ironia): Ma avete mai visto un carro funebre, che accompagna un morto al cimitero, e dietro di lui un altro camion, con tutti i suoi beni? Che paradosso! Verrebbe proprio da dire: "Sic transit gloria Mundi". Ecco perché Gesù, ha ragione nel metterci in guardia: "Stolto, questa notte stessa, ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà?" (v 20). Ci aiuti il Signore, a comprendere che, disporre dei beni di questo mondo, non è qualcosa di negativo in sè stesso, purché il tutto, non sia destinato, ad appagare solo i nostri desideri, ma saperli anche condividere con chi ha poco o niente, mettendoli anche al servizio degli altri, nella consapevolezza che: "Là dove è il nostro tesoro - ci dice il Signore - là sarà anche il nostro cuore" (Mt 6, 21). Già il Libro di Qoèlet, ci ricorda che: "Tutta la nostra vita si svolge nella vanità, nell'apparenza e nell'inconsistenza, ma ogni Cristiano, deve essere capace di saper "leggere" nella quotidianità, i tanti "segni", attraverso i quali il Signore ci parla, e che io amo definire, le tante Dio-incidenze, che ci aiutano a non affannarci per le cose di questa terra, superando la dimensione del bieco materialismo, e sapendo guardare al di là, con lo sguardo proteso, cioè, alle cose di lassù: Le realtà eterne del Cielo. Sia per tutti, una serena e santa giornata.
di Spazio autogestito dalla parrocchia 'San Giuseppe' Mandatoriccio Mare | 20/10/2025
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