di DON MICHELE ROMANO - Nella pericope Evangelica di oggi (Lc 11, 42-46), Gesù, ancora una volta, ci mette in guardia dai rischi di una religiosità solo di "facciata", come se la sua validità dipendesse unicamente dalla risonanza e dagli applausi di compiacimento della gente, considerata quale platea di "spettatori". A quel punto ci rendiamo conto, che il nostro vivere da Cristiani, non ha come punto di riferimento Dio, ma diventa un "recitare", davanti ad una specie di "Teatro", che va a falsare ed impedire relazioni vere: con Dio, con noi stessi, e con gli altri. Certo, le leggi degli uomini vanno rispettate, ma l'Amore verso Dio, deve sempre avere il primato assoluto, solo così eviteremo di rincorrere futili apparenze, contando su un "esteriore" che ci fa sembrare, solo dei "sepolcri imbiancati", e che finiscono per ingannare il nostro prossimo. Convinciamoci: Non non sono i titoli e le onorificenze, che contano davanti a Dio; non serve occupare "i primi posti", osteggiando una superiorità, che vorrebbe strappare solo la stima e la compiacenza della gente. Purtroppo, la Predica, senza la Pratica, non convince più nessuno. I nostri stessi "Fans", che prima ci osannavano, finiranno, poi, per "passarci sopra!" Quante volte, anche noi Sacerdoti, in nome di Dio, ci serviamo del nostro ruolo e del pulpito, per tuonare "diktat" e sentenze, volte solo a condannare i comportamenti degli altri, mentre una "mascherata assoluzione", stendiamo, come velo pietoso, sulle nostre "malefatte"! Siamo tutti "Educatori": Preti, Genitori, Docenti, ecc., e siamo invitati alla coerenza di vita: *Persone, cioè, che si sforzano di vivere quanto insegnano*. A tal proposito, ricordo sempre con piacere, quanto ripeteva il grande Papa, San Paolo VI: "Oggi il mondo, ha più bisogno di Testimoni, che di Maestri!" Infatti, sarà sempre con l'esempio della nostra vita, che alla fine, riusciremo ad attrarre e "contagiare" i nostri fratelli. Ecco perché sarebbe bello, nelle nostre Comunità e nella nostra vita, recuperare il tempo dell'Adorazione al Signore Gesù, la devozione alla Vergine Madre, la Preghiera personale e comunitaria..., perché solo il recupero della Fede autentica, ci restituirà la dimensione del sorriso e della gioia, nei piccoli gesti quotidiani, diffondendo: buon umore e serenità, di cui c'è tanto bisogno. Ecco, tutto questo, per me, vale sicuramente l'Evangelica "decima", che offriamo ogni giorno a Dio, per ottenere da Lui, ogni merito e ricompensa. Auguro a tutti di cuore, di trascorrere una serena e santa giornata.
di Spazio autogestito dalla parrocchia 'San Giuseppe' Mandatoriccio Mare | 15/10/2025
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