di DON MICHELE ROMANO - L'odierno brano Evangelico (Lc 1, 26-38), ci rivela per la prima volta, il nome di Maria, ed il Saluto da parte dell'Arcangelo Gabriele, che racchiudono la ricchezza dell'intera sua missione. "Rallègrati" ("Kàire"- Gioisci"), "Piena di Grazia" ("Kecharitomène"), il Signore è con te! Alla sua giovane età (probabilmente 15/16 anni), Maria è chiamata a dare una risposta libera al progetto di Dio, una risposta che cambierà la sorte dell'Umanità, un "Sì" ("Gènoito"- Facciasi), che veicolerà il prezzo della nostra Redenzione. Ecco perché Maria, è Madre di tutti coloro che "sono uno in Cristo" (Gal 3, 28). Perciò: "Rallegrati Umanità, la tua Liberazione è vicina in Maria,: "Il Verbo eterno si è fatto carne per noi" (Gv 1, 14); Egli è "l'Emmanuèle, il Dio con noi" (Is 7, 15). Maria, pertanto, sia il nostro vero modello di umiltà e di obbedienza: "Eccomi, sono la serva del Signore" (v 38a)! "Nulla ci turbi, nulla ci spaventi...!", recita un bellissimo Canto, così anche noi, sorretti dalla Fede di Maria, sperimenteremo che "Nulla è impossibile a Dio", che guiderà sempre le nostre scelte di vita, nell'adesione libera alla sua volontà. Purtroppo, la nostra esperienza ci dice che accanto ai tanti Sì, ci sono anche dei gravi No! Tuttavia, Dio che è sempre fedele, non ci abbandona, ogni giorno ci rivolge il suo invito: "Seguimi", ogni giorno scommette su di noi, e aspetta con pazienza il nostro "Eccomi!" alla sua Santa Volontà. Quanto patetici, invece, appaiono i nostri tentativi di cambiare il mondo e la storia, la nostra vita ed il nostro futuro, con le sole nostre forze! Quanta vanità nel rincorrere sogni di ricchezza e prestigio, in questa vita. Maria, col suo "Sì", rinnovato ogni giorno, si è dichiarata "Serva del Signore", non "schiava!" La sua umiltà e piccolezza tappa ("Tapeinòsis"), non va confusa con un atteggiamento remissivo e rassegnato al progetto di Dio. Tutt'altro! Lei è stata una donna forte ("Stabat Mater..."), che ha saputo tenere la testa alta e la schiena dritta. Atteggiamento tipico, di chi sa obbedire allo Spirito, piuttosto che alla Legge, accettando i rischi dell'inaudito, e non frapponendo nessuno ostacolo, tra lei e la parola del Signore: "Ecco la serva del Signore, avvenga per me, secondo la tua parola" (v 38b). Soprattutto in questo nostro tempo, di grandi sconvolgimenti, sollecita tutti noi - i suoi figli - ad affidarci a Colui che ci ha creati riscoprendo un modo nuovo di vivere: nell'accoglienza dei più piccoli e più deboli, degli stranieri e degli anziani, dei diversi da noi, in genere! Questa è la cultura, di cui Maria si fa promotrice: una cultura della Misericordia e della Carità materna, che contrasta con la cultura del nostro mondo, sempre più fredda, e promotrice di tensioni, divisioni, morte e violenza ("Guerra docet"). Infatti, il mistero dell'Incarnazione, in lei, costituisce il compimento della promessa di Dio: Sarà il figlio - Gesù - che sconfiggerà il male del peccato (I cui effetti gravano su tutti gli uomini, di ogni tempo e di ogni luogo), perché "schiaccerà la testa del serpente". Questa "inimicizia", che segnerà la storia dell'uomo, pur conoscendo una "dura lotta", sarà definitivamente "riconciliata" da una "Donna", come ci conferma l'Apocalisse questa volta, questa volta, però, "vestita di sole": Maria, Madre del Verbo Incarnato, "Figlia del suo Figlio" (Dante); "Genitrice del suo Genitore" (Vespri del 15 agosto)! Dio che in Cristo, "ci ha predestinato ad essere suoi figli adottivi" (Ef 1, 3), ci ha donato, nella Vergine Madre, "un segno di sicura speranza!" Ma Dio, per realizzare tutto questo, abbiamo visto, si è servito dell'Arcangelo Gabriele, dall'ebraico "Gab -ri -el", che significa "Uomo di Dio" (che lavora per Lui); Oggi noi parleremmo di un "segretario", di un suo "Ambasciatore"! Infatti, il termine Angelo, in greco "Àngelos", traduce l'ebraico "Màlak", che significa, appunto: "Messaggero"! Quindi capiamo così, che Gabriele, più che un nome proprio, indica una mansione, una funzione. Nella Bibbia, infatti, il nome è sempre usato per designare la Persona, radice del suo essere e della sua missione! Così, "Piena di Grazia", più che un nome, indica anche una Promessa, una Vocazione, che fa di Maria una "Creatura di Grazia", e sarà proprio il suo totale atteggiamento di offerta a Dio, che le farà sempre "trovare Grazia" presso di lui. Infatti, il verbo: "Kecharitomène", è un participio perfetto, che sta a indicare, cioè, l'effetto
perdurante nel tempo, di un'azione compiuta nel passato: Dotata - allora di Grazia -, lo è tutt'ora! Maria, pertanto, sarà la Madre del Messia, che l'accoglie e concepisce nel suo grembo. In Lei si realizza così, in anticipo, e per dono speciale, quello che poi si realizzerà nella Chiesa. Noi oggi, ci rivolgiamo a Lei, salutandola la meravigliosa preghiera dell'Ave Maria. Questa sublime Preghiera, detta "Teàntrica", da: "Theòs" - Dio, e "Àntropos" - Uomo - sta ad indicarci che la prima parte, è di natura biblica, composta, cioè da Dio, ed è una parte, di lode e di gioia; mentre la seconda parte, di origine Ecclesiale, è più di supplica alla Vergine Madre. Tu, o Maria, per noi sei *l'AVE*
della Storia: come Eva, con la sua disobbedienza, ha portato la morte nel mondo, col tuo "Sì", hai portato il riscatto per tutta l'umanità, sapendo ricomporre l'armonia, turbata dal peccato! Il suo stesso Nome: Maria, ha due radici etimologiche: una radice egizia: "Mir"- Amata, ed una ebraica "Jamme" (abbreviazione di Jahvè), che significa "l'Amata di Jahvè", ovvero: la prediletta di Dio. Ecco perché, nel recitare l'Ave Maria, mi piace aggiungere l'articolo determinativo "la", ovvero: "Tu sei *la* benedetta fra tutte le donne...! Siamo tutti invitati a recuperare la centralità di Maria, nella nostra vita, che ci prepara a rivivere ogni giorno, il "Mistero della Redenzione", un avvenimento caratterizzato, dall'irruzione della Grazia: l'Incarnazione del Verbo; l'esultanza del Precursore nel seno materno; il Magnificat; il Gloria degli Angeli; la Gioia dei Pastori; la Luce dei Magi; la Consolazione di Simeone e Anna; la Teofania al Giordano, ecc., sono tutti anticipazione dei segni, dei "tempi nuovi". Chiamati anche noi, "ad essere Santi e Immacolati al cospetto di Dio" (v 28), come Maria, pronunciamo oggi il nostro "Eccomi" alla sua volontà, che si concretizza nella disponibilità, e nella totale fiducia in Lui, che anche per noi "ha fatto grandi cose e Santo è il suo nome" (Lc 1, 49). Pertanto, rivolgiamo a Lei, oggi in modo particolare, unendoci alla "Preghiera di Consacrazione", che oggi certamente, Papa Leone, innalzerà proprio a Lei, al suo cuore di Madre, per il ritorno della pace nel mondo, e la serenità di tanti popoli, oggi martoriati da tanta sofferenza, violenza, e morte. Ti supplichiamo, o Madre ascoltaci ed esaudiscici. Amen. Auguro a tutti di cuore, di trascorre una serena e santa giornata.
di Spazio autogestito dalla parrocchia 'San Giuseppe' Mandatoriccio Mare | 07/10/2025
Testata Giornalistica - Registrazione Tribunale di Rossano N° 01/08 del 10-04-2008 - Nessun contenuto può essere riprodotto senza l'autorizzazione dell'editore.
Copyright © 2008 - 2025 Ionio Notizie. Tutti i diritti riservati - Via Nazionale, Mirto Crosia (CS) - P.IVA: 02768320786 - Realizzato da CV Solutions
Ogni forma di collaborazione con questo quotidiano on line è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita - E-mail: direttore@ionionotizie.it