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Mandatoriccio (Cosenza) - La sequela di Cristo esige priorità assoluta!


di DON MICHELE ROMANO - Oggi il Vangelo (Mt 8, 18-22) ci presenta, attraverso due personaggi, le qualità fondamentali per seguire, da buoni discepoli, Gesù. "In primis": Il distacco dai beni materiali. Il testo inizia in modo interessante: "Vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all'altra riva..."! (v 18). È proprio questa "Folla" che anela di ascoltarlo, di ricevere da Lui una guarigione, la Salvezza, in mezzo allo stress di questo mondo, che ci porta a riflettere che, le cose anche oggi, non sono cambiate molto. Qualcosa di simile, accade anche a noi: È in tutti noi il desiderio e il bisogno di conoscere Dio, l'anelito a soddisfare il cuore dei "veri" beni, quali: l'Amore, la conoscenza di Gesù, ecc., altrimenti ci capiterà di cadere nella trappola dei tanti "Idoli" che ci propina la società, ma che non possono certo appagarci, o dare senso alla nostra esistenza, vedi: Telefonini, internet, viaggi esotici, corsa sfrenata al guadagno, macchine di lusso, corpi curatissimi nelle migliori palestre, e così via. Ancora forse non abbiamo compreso, che tutto è *mezzo*,
ma sovente capita che, ahimè, questi "mezzi" e "strumenti" , diventano, poi,  il *fine* della nostra vita, ed è allora che sbagliamo, perché: Una vita troppo "materializzata", chiude le porte allo Spirito. Oggi Gesù, ci dice: "Il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo" (v 20b), e "Seguimi" (v 22). Gesù, sta dicendo ad ognuno di noi, quanto sia importante il "distacco" dalle cose di questo mondo, dobbiamo, invece cercare "Tesori" che non periscono, al riparo da "ladri e tignola". Il Cristiano, è una persona che vive - Sì - con i piedi sulla Terra, ma con lo sguardo proteso verso il Cielo: "Cercate le cose di lassù, dove è Cristo...!" (Col 3,1). Occorre recuperare il *Primato di Dio* nella nostra vita, perché è Lui, il nostro vero "Tesoro". La nostra stessa Vocazione, ci fa capire Gesù, non è mai un'auto offerta (v 19. Ogni "ministro", deve andare sgombro di ogni peso, libero da ogni umana preoccupazione. Certo, è sempre più difficile, il distacco dai beni materiali, ma è sempre più necessario l'abbandono fiducioso nella Provvidenza Divina, per gioire di quella libertà interiore, che ci fa "conoscere", le reali esigenze che Essa (Ogni Vocazione) comporta: fossero anche gli affetti umani più cari: "Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti" (v 22). La scelta di Cristo, non contempla tentennamenti, è "Prioritaria", fa passare tutto in second'ordine, anche le cose più sacre, come il funerale del proprio padre: "Il Dio vivo, è più importante del padre morto!"
A questo proposito mi piace citare San Gregorio Magno, che diceva: "Usiamo Sì, le cose terrene per il viaggio..., ma desideriamo le cose eterne, per la fine del viaggio!" Forse il vero compito della Chiesa, oggi, in vero stile "Profetico", consiste proprio in questo scoprire, o escogitare, i mezzi e le iniziative più idonee, per far sì che "le esigenze della vita cristiana, pervadano le realtà sociali, politiche ed economiche del nostro tempo" (CCC n. 899). Siamo tutti invitati da Gesù, a "passare all'altra riva", che storicamente era abitata dai "pagani", a rinunciare alle pretese di aver capito e tutto sapere, a non stare fermi sulle nostre posizioni, quant'anche fossero "Sante", o posizioni di Fede, divenute ormai un comodo rifugio, in cui proteggerci da un mondo sporco e cattivo. Per "passare all'altra riva", è una espressione "metàfora" che ci esorta a "lasciare" il nostro clan, i fortissimi legami familiari che, sia ben chiaro, sono un bene, solo se relativizzati a Dio. Da tutto questo comprendiamo  che Gesù vuole dei discepoli adulti, maturi, veri e liberi. Con questo auspicio, giunga a tutti, l'Augurio di una serena e santa giornata.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 30/06/2025

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