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Mandatoriccio (Cosenza) - Oggi Solennità del Corpus Domini


di DON MICHELE ROMANO - Dopo il Giovedì Santo, giorno della sua Istituzione, oggi, per il cuore di ogni Cristiano, è il giorno più "solenne", perché abbiamo la possibilità di "Adorare" il "Corpus Christi", l'augusto Sacramento dell'Eucarestia, che dobbiamo sempre amare ed onorare, senza alcun limite. A tal proposito, ci dirà San Tommaso: "Quantum potes, tantum aude...": "Osa tutto..., quanto ti sia possibile"! Il Creatore del Cielo e della Terra, oggi si nasconde sotto le umile specie Eucaristiche, e si offre a noi quale "cibo" delle nostre Anime. È il "Pane degli Angeli", "Farmaco di immortalità, partecipato agli uomini, affinché possano in questo "Alimento Spirituale", trovare la forza di affrontare il cammino sulla terra, verso il cielo. Che Mistero grande: Pensare che Gesù ha scelto di nascere proprio a Betlèmme, lett. "Casa del Pane", prefigurazione di quello che poi, sarà il suo Dono all'Umanità: Farsi "Pane", cibo spirituale, "per sfamare la fame e la sete di ogni vivente"! Oggi, tocca a noi, per quanto ci sarà possibile, ricambiare questo Amore a Cristo Signore, con purezza ed umiltà: innanzi tutto, con la "purezza" della nostra Anima, che deve essere sempre in grazia di Dio, per riceverlo degnamente; e poi con "umiltà", anche nel modo di vestire consono, quale segno di Amore e Rispetto a Lui. Oggi, festa del "Corpo e del Sangue del Signore", tutta la Liturgia della Parola, ci accompagna e ci rimanda ai suoi preludi Vetero- Testamentari: Vedi la Manna, convito del deserto; E ancora, il Pastore che guida e nutre il suo Popolo; Ma il testo che, sicuramente, ha maggiormente influenzato il racconto della moltiplicazione, ed è servito da modello letterario, è indubbiamente: il miracolo del pane, compiuto da Elisèo per cento persone (2Re 4, 42-44). Oggi, nella prima Lettura, abbiamo la comparsa del Sacerdote Melchìsedec, che offre "pane e vino", e una lunga benedizione ad Abramo, che a sua volta, gli offre la decima di tutto. Sarà poi la Lettera agli Ebrei, al capitolo Settimo, che ne svilupperà l’applicazione al Sacerdozio di Cristo. Oggi, in questo Vangelo della II Domenica dopo Pentecoste (Anno C), Solennità del "Corpus Domini"( de Santissimo Corpo e Sangue di Cristo), l'Evangelista Luca (Lc 11, 9b- 17), mette in relazione la moltiplicazione dei cinque Pani e due pesci, al Sacrificio Eucaristico, in cui si consacra il "Pane", per soddisfare la nostra fame "spirituale" di Gesù. Importante considerare anche, l'interrogativo che Gesù pone ai Discepoli: "Voi stessi date loro da mangiare" (v 13a). Alla loro incapacità di procurare il vero cibo spirituale per le Anime, interviene Gesù stesso! Anche oggi, del resto, su ogni altare del mondo, servendosi della persona di ogni Sacerdote, che in suo nome ("In Persona Christi!), ripete le stesse parole ("Ipsissima Verba Dei!"), pronunciate da Lui, nell'Ultima Cena, realizzando così, il Miracolo della Transustanziazione: "Prendete e mangiatene tutti: questo è il mio corpo.
Prendete e bevetene tutti, questo è il Calice del mio Sangue..., Fate questo in memoria di me" (Mt 26, 26-28). Ogni volta che abbiamo la gioia di *partecipare* alla santa Messa (e mi piace sottolineare "partecipare", quali "Invitati" alla Cena del Signore, e non solo "spettatori"...!), dovremmo fare uno sforzo di fede e di intelligenza, "vedere" nel Sacerdote celebrante, la stessa Persona di Gesù, che è lì presente, vivo ed operante, per la salvezza di tutti gli uomini. Anche le stesse manifestazioni, come la Processione del "Corpus Domini" (che rimane sempre, la più importante dell'Anno!), che si organizza in ogni Parrocchia in onore di Gesù, presente nella Santa Eucaristia, acquista il significato del nostro "grazie" a Lui, un grazie devoto e riconoscente. La finale del racconto, poi, ci dice che dopo la Benedizione (con i cinque verbi presenti nel testo, prefigurazione dell'Istituzione dell'Eucarestia!), la moltiplicazione, e la stessa distribuzione, ci dice che avanzarono 12 ceste (kopinòs). Questo numero nella Bibbia, è altamente simbolico! Infatti, il numero 12, indica appunto, la "totalità": 12 sono stati i figli di Giacobbe, a capo delle 12 Tribù di Israele; 12 gli stessi Apostoli. Ma anche noi, abbiamo la possibilità di entrare in questa "totalità", se sapremo partecipare ai gruppi di quei "Cinquanta", che "insieme" (In Sinodalità!), mangiano dell' Eucarestia, non più in modo intimistico e individualistico, ma in modo comunitario, quale "Chiesa in cammino", che partecipa e si nutre di Gesù Eucarestia. Giunga a tutti, l'augurio di una santa Solennità del "Corpus Domini".


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 22/06/2025

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