di DON MICHELE ROMANO - Gli ammonimenti che ci vengono dal brano del Vangelo di oggi (Mt 6, 19-23), riflettono le vicende umane, che si ripetono nella Storia dell'umanità, dove le ambizioni delle "antiche tentazioni": del potere, della ricchezza, e del successo, finiscono sempre, per pervertire l'animo umano, spingendolo ad esecranti comportamenti. Ancora una volta, Gesù, ci mette in guardia dal pericolo delle Ricchezze, beni "effimeri", che possano essere rubati da un momento all'altro, e che, ahimè, non costituiscono la vera felicità dell'uomo. Essa invece risiede altrove: nell'umile obbedienza alla volontà del Signore. Certo, bisogna pur dire che su questa terra, il denaro è un mezzo necessario per vivere, uno strumento importante, guai però a ridurre la nostra vita, ad una "corsa" all'accaparramento e all'accumulo. Gesù ci ricorda che: "Non si può servire Dio e la ricchezza" (Mt 6, 24b). Una cosa è certa: niente ci porteremo con noi, nell'Aldilà. A tal proposito, ricordo con simpatia, quello che disse un giorno, Papa Francesco: "Ma avete mai visto un carro funebre avanti, ed un altro camion dietro, che porta tutte le ricchezze di quella persona?" Ecco il motivo per cui Gesù ci invita a procurarci quei "tesori di grazia" che nessuno potrà mai rubarci, perché ci ricorda: "Dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore" (v 21). Ma qui occorre, che nel nostro cuore ci sia tanta sincerità e rettitudine! È dal cuore, infatti, che escono fuori, tutti i nostri cattivi pensieri e le indegne intenzioni, che remano contro la "Verità", anche se, ben avvolte in un manto di perbenismo. In definitiva, ci ripete Gesù: "Solo la Verità, vi renderà liberi" (Gv 8, 32b). Il Signore ci liberi da tanta falsità, e ci dia la forza di essere sempre *sinceri* ("sine-cera", ovvero: "senza trucco", "persone vere"!): "Sia invece il vostro parlare "Sì, sì"- "No, no" (Mt 5, 37). Altra raccomandazione di Gesù, riguarda l'occhio: "La lucerna del corpo è l'occhio" (v 22). San Tommaso, spiega che questo si riferisce all'intenzione dell'uomo: Se l'intenzione è chiara, retta, orientata a Dio, ecc., ogni nostra azione è lucente, splendente. Ma quando l'intenzione non è retta: vuoi per malizia, per malvagità, per mancanza di buon senso, quasi fossimo sulla terra, solo per "accumulare" ricchezze, comprare, possedere, ecc., allora, grande è l'oscurità (v 23). Questo ci dice, che abbiamo dimenticato una cosa fondamentale, che, cioè, in questo mondo, siamo tutti e solo di passaggio, e che "la nostra vita è ombra che passa" (Sap 2, 5a), e che "la vera luce è Cristo" (Mt 4, 16). Lasciamoci, pertanto, illuminare dalla sua Luce, perché è il modo migliore, per condurre una vita sana, serena ed equilibrata. Certo, è giusto occuparci del nostro *Corpo*: "Dio non gode della morte del malvagio, ma che il malvagio si converta dalla sua malvagità e viva" ( Ez 33, 11), ma c'è da chiedersi: Quanto investiamo in favore della nostra *Anima?* Ogni minuto che dedichiamo alla nostra interiorità, al silenzio, all'ascolto della Parola, alla meditazione e alla Preghiera, è sempre un "investimento" nella "Banca di Dio", un Tesoro inestimabile nel suo Regno. Auguro a tutti, una serena e santa giornata.
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di Redazione
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