di DON MICHELE ROMANO - In questa sesta (ed ultima) Antitesi del capitolo 5°, del Vangelo di Matteo (Mt 5, 43-48),) è detto chiaramente che *Dio è Amore*, un Dio, il nostro, "che fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti" (v 45b), e noi, suoi figli, dobbiamo impegnarci, ogni giorno, per "somigliare" sempre più a Lui, "affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli" (v 45a). Ma ci chiediamo: Dove possiamo trovare e "riconoscere" il volto di Cristo? Indubbiamente, non tanto negli "altri" genericamente parlando...!), ma nel "prossimo" (nostro vero "Banco di prova!"), quello, cioè, più vicino a noi: "Amerai il prossimo tuo come te stesso" (Mc 12, 31). Questo vuol dire che non basta provare compassione, quando vediamo in TV, i bambini che muoiono di fame in Etiopia, o per gli immigrati che arrivano ogni giorno sulle nostre spiagge, se poi siamo "inimicati" con i nostri familiari, con i compagni di lavoro, o misconosco addirittura, chi abita nel mio stesso pianerottolo. Certo, è molto più facile amare chi ci ama (questo lo sanno fare tutti), Gesù però ci invita ad "andare oltre", perché ci dice: "Se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?" (v 46). Lui ci "sprona", in questa grande sfida (soprattutto con noi stessi!): "Occorre amare anche i nostri nemici, quelli che mai ci ricambieranno un gesto di affetto, o mai ci restituiranno né il sorriso, né quel favore..., semplicemente, perché ci ignorano! Ecco la perfezione: *Amare senza limiti*, come Gesù sulla croce, che arriva a perdonare chi lo crocifigge: "Padre perdona loro, perché non sanno quello che fanno" (Lc 23, 33-34). Amare senza interessi, senza calcoli, senza aspettare nulla in cambio! Anzi, un Amore che ci fa "scoprire" ed "intervenire" nelle necessità altrui, proprio come la Vergine Madre, alle Nozze di Cana (è stata la prima a notarlo!): "Non hanno vino" (Gv 2, 3). Certo, Amare chi ci ha fatto del male, o addirittura pregare per un nemico, non è qualcosa di immediato, ma un vero "processo graduale", che richiede un'apertura del nostro cuore, perché possa essere inondato dalla Grazia e dall'Amore di Dio, perché solo Lui, che vive in noi, può renderci capaci di fare ciò! Chiediamo, pertanto, al Signore, la "guarigione" del nostro cuore, lasciando risuonare in noi le sue parole: "Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme" (Ez 36, 26-27). Certo, dicevamo, non è cosa semplice, "Amare i nemici", o pregare perché ci perseguita, ma con la Grazia di Gesù, riusciremo a compiere questa "azione straordinaria", che pur tuttavia, il Signore ci chiama a fare ogni giorno, "per diventare perfetti, come il Padre nostro celeste" (v 48). Auguro a tutti di cuore, una serena e santa giornata.
di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 17/06/2025
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