di DON MICHELE ROMANO - Anche nel Vangelo di oggi (Mt 5, 38-42), Gesù ci insegna che "l'Odio", si supera solo col "Perdono". Arte non facile, però è l'unico modo di porre fine alla violenza, e manifestare così l'Amore di Dio ad un mondo, che ne è così privo! "Ognuno di noi, riuscirà ad amare il prossimo, solo nella misura in cui arriverà a considerarlo "un altro se stesso" (CCC 1931). Al tempo di Gesù, la "legge del taglione" (Es 19, 15-51; Lv 24, 20) era ancora vigente (aveva sostituito la legge della "vendetta di sangue", di Gen 4, 23), e poteva anche essere sostituita con un risarcimento in denaro; ma il principio della "Non Violenza", richiesto da Gesù, si contrappone a questa mentalità giuridica dell'Antico Testamento: Lui proclama il nuovo ideale dell'Amore, che non è mai vile rassegnazione, ma forza ed intraprendenza dell'Amore, che poggia sulla Fede. Infatti, sarà solo "l'impotenza" della Croce, a sconfiggere la "potenza" del Male: "Fu crocifisso per la sua debolezza, ma vive per la potenza di Dio" (2Cor 13, 4). L'Evangelista Matteo, oggi nel Vangelo, elenca quattro esempi, per illustrare il comandamento della "nuova Giustizia" di Gesù: *1*)- Lo schiaffo sulla guancia destra, è particolarmente doloroso ed oltraggioso, perché è un manrovescio. Gesù, tuttavia, ci conferma la validità del suo insegnamento, con l'esempio della sua stessa vita: "Non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi (Is 50, 6b); "Gli sputarono in faccia e lo percossero; altri lo schiaffeggiarono..." (Mt 26, 67). *2*)- La lite giudiziaria con chi pretende la "tunica", come caparra o risarcimento danni, non ha più senso per un velo discepolo del Signore. Anzi, non farà valere neanche il comandamento dell'Antico Testamento che vietava il pignoramento del mantello (che, tra l'altro, rappresentava "tutto", per un povero!), o il dovere della sua restituzione, prima del tramonto del sole (Es 22, 25; Dt 24, 13): Egli, invece, darà sia la tunica che il mantello, senza opporre resistenza.
*3*)- Il terzo esempio, è la forma di violenza, esercitata da parte di autorità militari o statali. Vedi l'esempio del Cireneo: "Incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a portare la sua croce" (Mt 27, 32). La stessa indicazione del "*miglio*"(= 1478,70 metri), ci richiama alla dominazione dell'Impero Romano. In questi casi di violenza e/o prestazioni forzate, il vero discepolo di Gesù, non si ribella o porta astio nel cuore, ma adempie liberamente e di buon animo, facendo con gioia, il "doppio" di quando esige da lui, la prepotenza del malvagio.
*4*)- Il quarto esempio, ci presenta i poveri e i richiedenti. Gesù ci dà la motivazione di questo comandamento: dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle" (v 42), proprio in conformità con il comandamento del Padre: "Quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono" (Mt 7, 11b). Saranno proprio questi comportamenti "rivoluzionari" e "controcorrente", che contribuiranno al possibile ravvedimento di ingiusti e malvagi, proprio come ha fatto Gesù. E San Paolo ce lo ricorda: "Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene" (Rm 12, 21). Terminiamo la nostra Riflessione di oggi, con un grande "sospirato" Augurio: Se questi Princìpi e questi comportamenti, caratterizzassero la vita del nostro mondo, finirebbero tante Violenze e Guerre, che ci hanno tolto la Pace, anche nelle nostre stesse Famiglie, "guerre" che non finiscono mai, perché non siamo capaci di impegnarci, nel coltivare *l'Arte del Perdono*! Auguri a tutti, per una serena e santa giornata.
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