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Mandatoriccio (Cosenza) - Gesù ci propone, non più una 'giustizia' dei servi, ma dei figli!


di DON MICHELE ROMANO - La Parola del Vangelo di oggi (Mt 5, 20-26), ci invita a vincere e superare il ritmo "abitudinario", con cui facciamo le cose, perché a volte, l'abitudine ci toglie il desiderio di "osare" la vera ricerca della Santità, conciliando un quieto vivere, che finisce sempre per appiattire la coscienza. Gesù Maestro, ci invita ad osare in questo, cioè, a realizzare "cose maggiori" (v 20), che poi paradossalmente, partono sempre da un atteggiamento, che valorizza le cose minori, le più piccole. Ecco perché: montare in collera, disprezzare e ingiuriare i fratelli, non possono essere "vanto" di un discepolo del Regno, chiamato ad essere "sale della terra e luce del mondo" (Mt 5, 3-12). Ecco che Gesù, ci presenta la "nuova Giustizia", non più dei servi, ma la "Giustizia" dei figli. Con grande autorità, cambia interpretazione del precetto negativo: "Non uccidere", con l'interpretazione positiva della riconciliazione, perché l'autentica fraternità dei discepoli, suppone la comune paternità di Dio. Gesù, per dare più risonanza a quanto sta dicendo, mette tutto in relazione al Culto: "Non c'è offerta che valga..., quando ricordi che un tuo fratello, ha qualcosa contro di te" (v 23). Non hai nessun titolo, per presentare un'offerta a Dio Padre: "Padre di tutti", di te e di tuo fratello, se la fraternità che vi deve caratterizzare, è minata alla base, lesa nella sua autenticità. Non basta quindi "non uccidere", ma è importante "mettersi d'accordo", conciliare qualsiasi discordia, perché diversamente, "l'invalidità dell'offerta, ti si rivolterà contro: "Non uscirai di là, finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo" (v 26). Tutto questo, potrà essere superato solo da un Amore grande! A tal proposito, ci ricorda San Paolo: "La Carità non fa alcun male al prossimo; pienezza della Legge infatti è la carità" (Rm 13, 10). Rinnovati nel dono della Carità, la nostra vita diventa l'offerta migliore che possiamo offrire a Dio. E qui, Papa Benedetto XVI, molto opportunamente, consiglia: "Chiediamo a Dio di darci la forza per tale cambiamento, perché nel nostro mondo c'è tanto bisogno di riscoprire il sacramento e della Penitenza e della Riconciliazione!" La vita del Cristiano, lo sappiamo bene, è un cammino di riconciliazione con gli altri: quando c'è qualcosa che "divide" due membri della stessa Comunità, questo "ostacolo" deve scomparire, per poter entrare in comunione con Dio. È la Pace a favorire l'incontro col Padre, perché: La Carità, supera il Culto! Siamo figli di Dio, solo se ci vogliamo bene in Cristo! Auguro a tutti, una serena e santa giornata.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 12/06/2025

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