di DON MICHELE ROMANO - Dopo la predizione della sua morte, oggi nel Vangelo (Gv 21, 20-25), Pietro, vedendo che "li seguiva quel discepolo che Gesù amava" (v 20), chiede notizie della sua sorte futura. Ma Gesù non soddisfa la sua curiosità: "Pietro, a te che importa? Tu seguimi" (v 22b). Più che preoccuparsi della fine dell'amico, Pietro deve preoccuparsi solo di seguire il Maestro. Certo, Gesù poteva lasciarlo in vita fino al suo ritorno, nella Parusìa, che probabilmente allora, non era ritenuta lontana: Cfr: "La fedeltà di ogni credente verrà giudicata quando il Signore verrà" (1Cor 4, 5); "Noi che saremo ancora in vita, alla venuta del Signore..." (1Ts 4, 15ss); "Vengo presto. Tieni saldo quello che hai..." (Ap 3, 11); "Ecco io vengo presto..." (Ap 22, 7); "Sì, vengo presto! Amen" (Ap 22, 20). Probabilmente, il discepolo Amato, dovesse essere molto longevo, per questo la parola del Signore a Pietro: "Se voglio che egli rimanga finché io venga..." (v 22b), furono equivocate e considerate una profezia della sua immortalità (v 23). L'ipèrbole del versetto 25: "Vi sono molte altre cose compiute da Gesù...!", vuole mettere in risalto, che solo una parte di tutto ciò che Gesù ha detto e ha fatto, è stata messa per iscritto. Certo, questo lavoro di raccolta, sulla stregua di Lc 1, 14, e nello specifico di Giovanni, lavoro di profonda "penetrazione" nel mistero di Cristo (vedi le famose cinque tappe del Brown!), è un grande Dono per la fede della Chiesa, e di ogni discepolo che vuole accogliere e vivere il messaggio spirituale di Gesù. Origene, ha scritto di lui: "Quello di Giovanni, è primizia dei Vangeli, il cui senso profondo, non può cogliere, chi non abbia "poggiato il capo sul petto del Signore", e non abbia ricevuto da lui Maria, come sua Madre!" Siamo tutti chiamati, pertanto, a diventare "Giovanni", per essere chiamati e riconosciuti da Gesù. A ben pensarci, il Vangelo, non si dovrebbe mai finire di scrivere...: "Il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere" (v 25). Verissimo! Ognuno di noi, potrebbe aggiungere la "sua pagina": ogni uomo e donna che hanno vissuto nella Luce e nella Verità del Signore, potrebbero aggiungere dei versetti, una pericope, una propria testimonianza! Allora avremmo, come dire: il Vangelo di Antonio, di Maria, di Lucia, ecc., ovvero, la nostra vita che diventa "Vangelo", ovvero "Buona Notizia", per tutti coloro che il Signore pone sul nostro cammino! Infine, è interessante notare, come l'ultima parola che Gesù rivolge a Pietro, sia uguale alla prima: "Seguimi!" Questo ci insegna, che non c'è mai fine alla "chiamata", e non c'è mai fine alla "sequela"! Nella vita, non finiremo mai di essere viandanti, cercatori di Dio, sempre pellegrini.
A Pietro, Gesù consegna il difficile compito di rassicurare e condurre i Fratelli, lui che era un uomo di poche parole, più abituato alla fatica della pesca, tuttavia, ha saputo anche seguire Gesù "sino ai confini del mondo", fino a rendergli "Testimonianza" su quel Colle, che lo vedrà Crocifisso, proprio come il suo Maestro, sepolto sul colle Vaticano, quale monito ed esempio di vita, evangelicamente vissuta! Auguro a tutti, una serena e santa giornata!
di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 07/06/2025
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