We're sorry but our site requires JavaScript.

 


Mandatoriccio (Cosenza) - Pur attanagliato dalla sofferenza, Gesù prega per noi


di DON MICHELE ROMANO - Nella breve Pericope del Vangelo di oggi (Gv 19, 11b-19), è racchiusa tutta la ricchezza della Rivelazione e  dell'Amore Paterno di Dio, attraverso il Dono del Figlio all'umanità, che realizza la Salvezza e la Santificazione di tutti i credenti. Una delle conseguenze più immediate della "Santificazione" dei Discepoli, è la loro abilitazione alla "Missione". Come Gesù è stato santificato ed inviato nel mondo (Gv 10, 36), così ogni credente è inviato nel mondo da Gesù (v 18), perché il Padre ci santifica nella Verità (vv 17 e 19). Gesù, pur nell'imminenza della sua morte, attanagliato quindi dalla sofferenza, prega per i suoi discepoli, affinché si mantengano uniti, e non abbiano a perdersi, soprattutto non diventino vittime del Maligno (v 15). Tuttavia, lo stesso tradimento di Giuda, nel piano di Salvezza, trova il suo significato nella Scrittura, che "pure" doveva compiersi; probabilmente si fa riferimento al Salmo 41: "Anche l'amico in cui confidavo, anche lui, che mangiava il mio pane, alza contro di me il suo calcagno" (Sal 41,10). Per Giovanni, il traditore: Giuda (Lui che teneva la "cassa" del Gruppo!), alla fine ha "venduto" la sua anima al demonio. Gesù, sino alla fine, lo chiama "Amico", ed esprime tutto il suo rammarico per lui, quando, con tristezza, dirà: "Meglio per quell'uomo se non fosse mai nato" (Mt 26, 24b). Gesù prega accoratamente il Padre, per gli amici che sta per lasciare nel mondo (Qui il "mondo" è da intendere il luogo dove si realizza l'opera di Salvezza e quindi l'ambito stesso dove si svolge la Missione della Chiesa), e aggiunge che lo scopo della sua Preghiera, è favorire la gioia "piena" dei suoi discepoli. Sa bene che il mondo li odia, perché non li riconosce come suoi (v 16). Essi non gli appartengono, essendo "consacrati" nella Verità (v 19). Il Signore sa bene, quanta fatica facciamo a restare fedeli e annunciare al mondo la sua presenza, per questo oggi le sue parole ci commuovono: non prega per sè, eppure sa che lo attende un amaro destino, non dà peso alle comprensibili paure che assalgono ogni uomo, davanti alla propria tragica fine. Rivolge la sua accorata Preghiera al Padre, per tutti noi, suoi discepoli. Preghiamolo, pertanto, affinché ci sostenga nella nostra fragilità, per darci la forza di fronteggiare ogni persecuzione e vincere le tentazioni del nostro "nemico!" Ecco che allora, con queste meravigliose e accorate parole di affetto e di preoccupazione per noi tutti, Gesù ci invita a nutrirci della Verità, che ci verrà dalla conoscenza della Parola di Dio, e dall'aiuto dello Spirito Santo, che illumina e riempie il nostro cuore, per "crescere" e conoscere la strada da percorrere, con onestà e coerenza al Vangelo. Tuttavia, ci consoli sapere, che in questo "cammino", non siamo mai soli: Gesù è sempre al nostro fianco, e prega per noi. Auguro a tutti, una serena e santa giornata.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 04/06/2025

Pubblicità

Servizi studio di sociologia Spazio pubblicitario disponibile vendesi tavolo da disegno studio sociologia


Testata Giornalistica - Registrazione Tribunale di Rossano N° 01/08 del 10-04-2008 - Nessun contenuto può essere riprodotto senza l'autorizzazione dell'editore.

Copyright © 2008 - 2025 Ionio Notizie. Tutti i diritti riservati - Via Nazionale, Mirto Crosia (CS) - P.IVA: 02768320786 - Realizzato da CV Solutions

Ogni forma di collaborazione con questo quotidiano on line è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita - E-mail: direttore@ionionotizie.it