Il IV concerto di musica sacra ‘Perduname’ si è svolto presso la chiesa parrocchiale “Maria Madre della Chiesa” nell’area urbana di Rossano, dove un'intensa partecipazione spirituale e musicale è stata animata dall'Orchestra di Fiati “Franco Rizzo" - Città di Crosia e dai cori uniti della Diocesi di Rossano-Cariati. Il concerto, organizzato dall'Accademia musicale Euphonia, in collaborazione con Ama Calabria e il patrocinio dell'Arcidiocesi di Rossano-Cariati e della Regione Calabria, è stato un vero e proprio pellegrinaggio sonoro emozionale nei sentimenti della fede. La serata è stata introdotta da Adele Riganello che, nell'accogliere il folto pubblico ha raccontando il profilo biografico relativo agli artisti, mentre don Pasquale De Simone ha accompagnato la platea per l’intera serata con varie meditazioni sui testi di Papa Francesco, creando un percorso di riflessione che ha ammortizzato il tutto con musiche e Parola.
Mons. Maurizio Aloise, Arcivescovo di Rossano-Cariati, durante il suo intervento ha evidenziato l’aspetto simbolico del giorno fissato per il concerto: nel giorno della Santa Croce ha permesso di recepire un valore ancor più profondo. La croce è quanto di più centrale esiste al cuore del nostro cammino, sacrificio e speranza, dolore e risurrezione. È in quel contesto che ogni musica sacra trova il suo significato ultimo.”
L’evento è stato inoltre arricchito dalle voci soliste di: Giuseppe Pedace, Mario Graziano, Emilio Ruperto, Mariafrancesca Anastasio, Suor Emily Formelleza, Florinda Cinelli e Marilù Brunetti.
I cori partecipanti ("San Giovanni Calibita" di Caloveto, "Divin Cuore" di Rossano, "Giuseppe Operaio" di Rossano, "Maria Madre della Chiesa" di Rossano, "Coro Giovani Diocesano", "Pino Mauro" di Crosia, "Divin Cuore" di Mirto, "Domenico Capristo" di Mirto, "corale Euphonia") sono stati preparati, oltre che dai rispettivi coordinatori, dal maestro Giuseppe Fusaro, che ha saputo guidare un cammino di formazione e unione culminato nelle prove congiunte dirette dai maestri concertatori Salvatore Mazzei e Giuseppe Blefari.
Quest’ultimo, direttore artistico dell’evento, ha ricordato come “le formazioni corali parrocchiali siano piccoli miracoli di comunità. Offrono ai bambini - ha commentato il maestro Blefari - un esempio concreto di dedizione, ascolto e collaborazione. Sono semi di bellezza che generano frutti di fede.”
La serata si è aperta con un’intensa esecuzione del brano "Perduname" di Giuseppe Carrisi, che ha immediatamente calato l’assemblea in un’atmosfera contemplativa. È seguito Ecco L’uomo, Sumbolum77 e Se m’accogli di Mons. Pierangelo Sequeri, un inno solenne che ha elevato i cuori verso la lode. Nel cuore del programma, il pubblico ha potuto ascoltare La tua voce mi chiama e Salvami sempre di Giuseppe Carrisi. Tra i momenti più toccanti, Madre io Vorrei che ha offerto una pausa di pura bellezza e di grande emotività.
Il concerto ha avuto il suo apice con l’esecuzione dell’inno ufficiale del Giubileo 2025, Pellegrini di Speranza: un brano che ha riunito tutti i cori e l’orchestra in una vibrante professione di fede. Nell’ultimare il brano, in un colpo ritmico straordinario dal punto di vista emotivo, il grande lampadario centrale dell'aula liturgica della chiesa è stato acceso, riversando calda e intensa luce sulla navata centrale, in seguito a un lungo applauso: un chiaro segno di quella Speranza che guida il popolo cristiano.
di Redazione | 10/05/2025
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