We're sorry but our site requires JavaScript.

 


Mandatoriccio (Cosenza) - ''Rabbì, sono forse io?''


di DON MICHELE ROMANO - Oggi il Vangelo (Mt 26, 14-25), ci presenta tre scene: 1)- Il Tradimento di Giuda; 2)- I preparativi per celebrare la Pasqua; 3)- E la Cena (Ultima!) di Gesù, con i Dodici. Nel racconto, fa da perno, il verbo "consegnare" ("paradidòmi" in greco), ripetuto ben sei volte, e funge da collegamento tra questi tre momenti: 1)- Quando Giuda "consegna" Gesù; 2)- Pasqua, figura del sacrificio della Croce, dove Gesù dà ("consegna") la sua vita; 3)- L'Ultima Cena, in cui si manifesta la "consegna" di Gesù, che si adempirà sulla Croce. Nel momento centrale della Cena, dove ci viene narrata l'Istituzione dell'Eucaristia, Gesù pone, una sconcertante domanda ai Suoi: "In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà" (v 21). In tal modo  invita ciascuno dei Dodici, e soprattutto Giuda, ad un serio esame di coscienza! Una domanda, che ha, ormai,  attraversato venti secoli, ed oggi, è giunta fino a me/a noi. Anche noi siamo invitati alla Mensa del Signore, chiediamoci: Ne siamo degni? Come ci stiamo comportando nei riguardi di Gesù? In quale direzione stiamo andando? Occorre una risposta sincera, umile, e franca, anche perché possiamo nascondere i nostri peccati agli altri, ma non certo a Dio, che vede tutto nel "Segreto", e sa tutto di noi. Evitiamo, perciò, di ingannare noi stessi, perché, solo dopo essere stati sinceri con noi stessi, è solo allora, che potremmo guardare a Cristo, e chiedergli: "Sono forse io, Signore?" Ma il "sogno" di Gesù, è sempre sperare, che noi si possa ritornare a Lui, e riconciliarci con la nostra coscienza. E San Paolo, ce lo ricorda: "Ora è il giorno della nostra salvezza" (2Cor 6, 2). Approfittiamo di questa "opportunità", che il Signore ci offre nella santa Pasqua, per accogliere Gesù nella nostra vita, quale "modello" e Maestro da seguire: "Uno solo è il vostro Maestro..., uno solo è il Padre vostro..., uno solo è la vostra Guida, il Cristo" (Mt 23, 8-9-10). Anche Giuda, il Traditore, cerca di "nascondere" il suo crimine, davanti allo sguardo dell'Onnisciente. Ma notiamo subito, che Giuda, poco prima, nella casa di Betània, non avendo potuto intascare i 300 denari del prezzo dell' unguento… , ha rimediato alla meglio, vendendo Gesù, al prezzo di uno schiavo: 30 monete d'argento, equivalenti a 120 denari, il prezzo di uno Schiavo (Es 21, 32). Commento ironico: Non si è rivelato un granché, come commerciante: "L'attaccamento al denaro, infatti, è la radice di tutti i mali", ci ricorda San Paolo (1Tm 6, 10). Ci sono, poi, tanti altri approfondimenti esegetici, in questo racconto, che val la pena di evidenziare.
La stessa indeterminazione dell'indicazione "Andate in città, da un tale..." (v 18a), è certamente voluta da Gesù, per non fornire indicazioni a Giuda, prima del tempo stabilito, proprio perché lui "cercava l'occasione propizia per consegnarlo" (v 16). Anche al momento dell'annuncio del Tradimento, tutti i discepoli si addolorano profondamente, ben consapevoli che poteva essere ognuno di loro: "Sono forse io, Signore?" Una domanda che è, poi, ripresa come eco da Giuda, con una variante significativa: "Rabbì, sono forse io?" (v 25a), come a dire: Per gli Undici Discepoli, Gesù è il Signore, per Giuda, invece, un semplice Maestro di dottrina. Ecco che a lui, Gesù risponderà: Come dirà al Sommo al Sacerdote (v 64), e al Governatore Pilato (Mt 27, 11): "Tu l'hai detto" (v 25b).
In effetti, ci giudichiamo da soli, in base al rapporto che abbiamo col Signore: "Poiché in base alle tue parole sarai giudicato e in base alle tue parole sarai condannato" (Mt12, 37). La stessa "lamentazione" di Gesù su Giuda (v 24), non è tanto una profezia sulla Dannazione finale del Traditore, ma un voler esprimere tutto il suo "rammarico" per la perdita di un figlio, che si allontana irrimediabilmente da Lui (cedendo alle lusinghe del dio mammòna!), e che, in un certo senso, ha voluto "nascondersi" al suo sguardo. Già, nell'Antico Testamento, avevano intentato questo "nascondersi" agli occhi di Dio, lo stesso Adamo, e dopo di lui, il figlio
Fratricida, Caino, ma inutilmente! Tutto ciò, ci fa comprendere come Dio, prima di essere il nostro "Giudice", preferisce essere il nostro Padre/Madre, che non si rassegna all'idea di perdere un figlio. Ci aiuti, pertanto, lo Spirito Santo, ad esaminare (ed illuminare!) la nostra coscienza, perché, ci dice J.Green, che: "Noi tutti, così come siamo, potremmo inserire nel Vangelo, il nostro Nome, al posto di quello di Giuda!" Vi giunga ogni augurio, per vivere una buona Settimana Santa.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 16/04/2025

Pubblicità

Circolo culturale, calendario completo rassegna lettura 2024-25 Servizi studio di sociologia Spazio pubblicitario disponibile buona pasqua ionionotizie 20213 + 24 vendesi tavolo da disegno


Testata Giornalistica - Registrazione Tribunale di Rossano N° 01/08 del 10-04-2008 - Nessun contenuto può essere riprodotto senza l'autorizzazione dell'editore.

Copyright © 2008 - 2025 Ionio Notizie. Tutti i diritti riservati - Via Nazionale, Mirto Crosia (CS) - P.IVA: 02768320786 - Realizzato da CV Solutions

Ogni forma di collaborazione con questo quotidiano on line è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita - E-mail: direttore@ionionotizie.it