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Rossano (Cosenza) - La casa: tranquillità e benessere


di LETIZIA GUAGLIARDI - Questo mio articolo lo dedico alla casa e, in particolare, allo stare in casa. Diamo, prima, uno sguardo al passato. Mi affascinano molto i dipinti che “fotografano” le persone nelle loro case, particolarmente quelli dell’800. Per questa occasione ne ho scelto solo alcuni fra i tantissimi che mi piacciono perché ritraggono scene di vita quotidiana, attività, modi di vestire e arredamenti. Soprattutto, “l’arte di vivere la casa”. Eccone alcuni, per esempio, che rappresentano momenti di lettura, spesso davanti a una finestra. Puoi ammirarli, insieme a tutti gli agli altri, cliccando QUI

Li hai visti? Bene, ora continuiamo.

“La meraviglia di una casa non sta nel fatto che vi ripara e vi riscalda, né nel fatto che ne possediate i muri. Ma bensì nel fatto che essa ha lentamente deposto dentro di noi provviste di dolcezza.” (Antoine De Saint-Exupery)

E questi dipinti, secondo me, trasmettono davvero provviste di tranquillità e dolcezza. Giornate scandite sì da incombenze necessarie ma anche intervallate da pause rilassanti, per prendersi cura di se stessi.

Per noi “moderni” le cose sono migliorate, grazie al progresso tecnologico. L’esperienza del lockdown ha cambiato le nostre esigenze e quindi anche il modo di vivere e di pensare la casa, ora vista come un’alleata e una fonte di opportunità: per rilassarci dopo il lavoro o per lavorare, per dedicarci alle attività che ci piacciono di più, per coltivare le nostre passioni e passatempi, per stare insieme ai nostri familiari e anche per accogliere gli altri. È questo il vero significato di “casa”, diverso da quello di “abitazione”. Nella lingua inglese ci sono due parole per indicare “casa”: “house” e “home”. “House” viene usata per indicare un edificio, una costruzione fisica, un luogo da abitare, “home” un ambiente familiare, un’intimità, un luogo affettivo più che fisico.

“Un’abitazione è fatta con muri e travi, una casa è costruita con amore e sogni” (Ralph Waldo Emerson)

Sai che la nostra casa influenza direttamente il nostro stato d’animo, la nostra salute e il nostro benessere? E che racconta di noi, della nostra personalità? Come disponiamo i mobili e gli oggetti, come scegliamo i colori e i materiali, ogni dettaglio dice qualcosa di noi. Perché la nostra casa è, soprattutto, un contenitore: di ricordi, di momenti tristi ma anche allegri e spensierati, di sogni e aspirazioni, di lotte e di difficoltà. È e deve essere un luogo in cui si respira amore.

La cosa più importante, comunque – sempre secondo me – è come costruiamo la nostra casa:

«Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande». (Mt 7,24–27,

Sabbia o roccia? Anche stavolta, la scelta spetta a noi.


di Rubrica autogestita da Letizia Guagliardi | 03/02/2025

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