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Emozioni e commozione nella “sala reading” del Circolo culturale “Zanotti  Bianco”, di Mirto Crosia. Si è trattato di un incontro con l’autrice Maria Curatolo. Un’iniziativa rientrante nella più ampia rassegna “Viaggio nella lettura”, pianificata dallo stesso storico sodalizio crosimirtese e coordinata dal sociologo e giornalista Antonio Iapichino, presidente della struttura ionica. Il “gruppo di lettura” del Circolo culturale, che nei giorni scorsi aveva avuto modo di leggere e commentare il libro “Racconti dell’anima”, ora ha avuto l’opportunità di interloquire e confrontarsi direttamente con l’autrice dello stesso volume. Questi incontri rappresentano occasioni utili per i lettori in quanto consentono di potersi raffrontare direttamente con chi ha scritto i testi che essi prendono in esame. L’incontro con l’autrice coriglianese è stato caratterizzato da un forte coinvolgimento da parte della folta platea. “Perché si scrive?”. È partita da questa domanda Maria Curatolo. Un interrogativo posto a se stessa e al pubblico presente. “Si scrive – ha affermato - anche per comunicare sentimenti. D’altronde – ha aggiunto - la vita ruota intorno alle emozioni, che non devono rimanere chiuse in un cassetto, ma devono prendere il volo. Dal cuore alla carta e la scrittura ci aiuta in tutto questo”. Il libro della Curatolo su cui hanno lavorato e si sono confrontati i lettori del Circolo culturale di Mirto rappresenta un percorso di vita, che può essere la vita di ognuno di noi. “Ogni vissuto, nei suoi vari aspetti - ha spiegato l’autrice -  è gioia, dolore, amore, amicizia, solidarietà, poesia. Tutti si incontrano e si scontrano con le difficoltà, le ombre, i silenzi, la solitudine, il male di vivere. La vita scritta con l’inchiostro indelebile delle emozioni è l’unica che ci appartiene”. Con i personaggi del suo libro Maria Curatolo ha creato un rapporto di vissuto insieme. “Racconto la memoria dei miei passi – ha detto - e in questi passi, ci sono loro, i protagonisti dei miei racconti, che fanno scaturire emozioni e commozioni”. Ai giovani l’autrice ha suggerito di metterci il cuore in ogni  azione. “Un rapporto basato sul dare. A volte basta anche soltanto una parola, così come la presenza, la comprensione, l’ascolto. Tenendo sempre presente quel valore alto che è la gratitudine”. Durante la serata sono stati numerosi gli interventi e le riflessioni da parte del pubblico in sala.