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Mandatoriccio (Cosenza) - Andate e proclamate il Vangelo!


di DON MICHELE ROMANO - Abbiamo visto come Gesù, abbia dato inizio alla sua Predicazione, con questo Messaggio semplice, ma essenziale: "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo" ( Mc 1, 15). Oggi, come Chiesa, festeggiamo proprio una grande "conversione": quella di Paolo di Tarso (o Saulo, nel suo nome ebraico - At 9, 1-18). Da "persecutore" della Chiesa, "folgorato" dalla luce del Risorto sulla via di Damasco, diventa "L'Apostolo delle Genti", che egli stesso racconta, con grande commozione e gratitudine! "Il lupo devastante, da Ananìa, è stato condotto alle pecore", commenterà Sant'Agostino! Nella pagina del Vangelo di oggi (Mc 16, 15-18), Gesù consegna agli Apostoli, il "mandato per annunciare il suo Vangelo alle "Genti" (ovvero, ai Pagani), fornendo loro, delle indicazioni precise: Fondamentale, resta sempre il Battesimo (Che Paolo chiederà
subito dopo la sua conversione -v 18), Sacramento, che ci permette di entrare nella Famiglia dei figli di Dio. A chi non seguirà gli insegnamenti della sua Parola (Fede e Battesimo), è riservata la grave condanna: "Chi non crederà sarà condannato" (v 16b). La "Conversione" di Paolo, ci insegna che, anche per noi, non è mai "troppo tardi", possiamo essere sempre raggiunti dalla "voce" del Signore che ci chiama, e cambiare la nostra vita, alla luce del Vangelo, testimoniando così, in ogni ambito del nostro quotidiano, la bellezza della sua Parola di Salvezza! Come sarebbe opportuno, pertanto, al fine di conoscere meglio l'avventurosa vita di San Paolo, leggere in questo Anno Giubilare della Speranza, il Libro degli Atti degli Apostoli.
Tutto questo per conoscere, come per amore di Gesù, Paolo ha imparato a fare della sua vita, un tutt'uno con Lui: "Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me" (Gal 2, 19-21). Una condivisione che lo porterà a vivere nella sua vita, la vera dimensione della Pasqua: Passerà lui stesso, da "persecutore, a "perseguitato", tant'è che, poi, verrà anche arrestato e portato a Roma, dove morirà martire! Oggi, 25 gennaio, la Chiesa ci fa fare "memoria" di questa singolare ed importante Festa: La Conversione di San Paolo, appunto. Singolare, perché parliamo di una Conversione "speciale, a cui seguiranno tre giorni di cecità, che ci ricordano le "tenebre" dei tre giorni, in cui Gesù da morto, è rimasto nel Sepolcro, fino al recupero della Vista, simbolo della "luce" del Signore Risorto. Un particolare interessante, è che questo recupero della vista, avviene con "la caduta dagli occhi come delle squame" (At 9  18). "Squame", che ci richiamano il "Pesce", il cibo del Risorto, nel cui anagramma *ICTÙS* ("Pesce"), le prime Comunità Cristiane, leggevano tutta la Verità su Gesù (E ne hanno fatto anche, il loro "simbolo" di riconoscimento):
*I* (Iesùs);
*C* (Christòs);
*T*  (Teoù);
*Ù* (Uiòs);
*S* (Sotèr): ovvero:
-Gesù
-Cristo
-di Dio
-Figlio
-e Salvatore! Questa meravigliosa festa di San Paolo, possa essere anche per noi tutti, una vera opportunità, per poter testimoniare ad ogni creatura, il Vangelo di Gesù, consapevoli che non ci mancherà mai il suo sostegno: "Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Mt 28, 20).  Nell'augurare
a tutti, una serena e Santa giornata, è con gioia, che porgo i più affettuosi Auguri, a tutti coloro che portano il bel nome di Paolo.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 25/01/2025

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