di DON MICHELE ROMANO - Oggi, è l'ultimo giorno dell'anno. È bello salutare e ripensare, a come lo abbiamo vissuto. Se vogliamo, è davvero un tempo di "bilanci". Infatti si rendono presenti nella nostra memoria, tutta una rassegna dei momenti vissuti e, giustamente, come in ogni bilancio, ci sono voci positive e voci negative! Ci saranno state tante cose belle, per cui esprimere il nostro "Grazie", e tante negatività, di cui chiedere "Perdono". Il Vangelo di oggi (Gv 1, 1-18), può aiutarci a decantarli, così da poter iniziare il nuovo Anno, con rinnovato slancio!
"Il Verbo era Dio- ci dice San Giovanni...,Tutto è stato fatto per mezzo di lui" (vv 1.3). Come prima "voce" del nostro Bilancio (Sperando che sia "veritiero"), nella sua dimensione spirituale e cristiana, è tenere presente che ogni giorno che abbiamo vissuto, è stato un "Dono" ricevuto da Dio! Perciò, al di là di ogni valenza che lo abbia caratterizzato, oggi dobbiamo dimostrare a Lui, tutta la nostra gratitudine. La Chiesa, per meglio aiutarci a pregare e ringraziare Dio in questo giorno, crepuscolo dell'Anno solare, ci propone di cantare insieme il "Te Deum laudamus" ("Dio ti lodiamo"), l'Inno di ringraziamento per eccellenza, che viene recitato in più occasioni nel corso dell'anno! "E il verbo si fece carne" (v 14). Dio si è fatto Uomo, si è messo alla portata di ognuno di noi! Oggi ci chiede, ancora una volta, con umiltà e nel pieno rispetto della nostra libertà, di poterlo "accogliere". "Accogliere", significa aprirGli le nostre "porte": permetterGli di entrare nella nostra vita, nei nostri progetti, nelle scelte che caratterizzano i nostri giorni, perché: "A quanti lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio" (v 12a). "Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo" (v 9). Se avremo l'umiltà di accogliere la sua Luce, permetteremo che "i suoi criteri", illuminino sia i nostri pensieri più intimi, sia le nostre attività sociali e lavorative. Il "Dono" del Santo Battesimo, che abbiamo ricevuto, è stato "l'Innesto" nella Vita dei figli di Dio! Tuttavia, c'è da chiedersi: Abbiamo consapevolezza di tutto ciò? Questa sera, pertanto, penso sia proprio il caso di fare un serio esame di coscienza! Infatti, sono in tanti, ahimè, anche tra i cosiddetti "cattolici" che, anziché Celebrare questa serata di Ringraziamento, con una gioiosa partecipazione in Chiesa, alla "Santa Eucarestia"
("Rendimento di Grazie"), ringraziando il Signore col Canto del "Te Deum", si perdono, purtroppo, negli
"esclusivi" preparativi, dell'organizzazione del tradizionale "Cenone", inchinandosi solo ai vacui riti del "Santo Capodanno". All'inizio del nuovo Anno, invece, sarebbe davvero bello (e provvidenziale!), avvalerci di tanti passi biblici (autentiche "perle di saggezza", che possono illuminare il nostro percorso di vita, per il prossimo Anno), che ci offriranno, indubbiamente, profonde Riflessioni: "Beato l'uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi, che non si ferma nella via dei peccatori..., ma il cui diletto è nella legge del Signore" ( Sal 1, 1-2); "Il mio Dio provvederà ad ogni vostro bisogno, secondo la sua gloriosa ricchezza, in Cristo Gesù" (Fil 4, 19); "Benedetto l'uomo che confida nel Signore, e la cui fiducia è il Signore" (Ger 17, 7); "Il cuore dell'uomo medita la sua via, ma il Signore dirige i suoi passi" (Pr 16, 19). Mi piace concludere questa "illuminante" rassegna di passi biblici, con quanto ci dice l'evangelista Matteo: "Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete; né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano e non mietono, nè raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? (Mt 6 , 25-26). Salutiamo, quindi, la fine di questo Anno solare, con la consapevolezza che la nostra vita futura, avrà "senso", solo se Dio troverà accoglienza nella nostra vita, perché "senza di Lui, non possiamo far nulla": "Maestro- dirà San Pietro a Gesù- abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla" (Lc 5, 5a). Anche San Paolo ci ricorda che: "Se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove" (2Cor 5, 17). Se Cristo è "nato", è perché anch'io rinasca: nuovo e diverso! Come credenti in Lui, ci chiama ad orientare "la prua" della Barca della nostra vita, su di Lui, perché possiamo collaborare alla creazione di un Mondo "nuovo", rendendolo, progressivamente, sempre più umano, dove trionfi la Pace la Speranza, che Papa Francesco, ha beneaugurato per il nuovo Giubileo, un mondo dove, finalmente, la dignità, la libertà e la diversità di ogni Creatura, siano sacre ed inviolabili. Auguri, pertanto, di vero cuore, perché possiamo accogliere questo nuovo Anno, con la gioia e la semplicità dei figli di Dio.
di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 31/12/2024
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