di ANTONIO IAPICHINO -Nella parrocchia “San Giovanni Battista” di Mirto Crosia ritornano gli appuntamenti denominati “Oratorio in cultura”, il primo appuntamento per l’anno pastorale 2425 è stato caratterizzato dall’incontro di formazione e sensibilizzazione sul servizio per la promozione dell’8 x mille e Sovvenire. Strumenti fondamentali per il sostegno economico della Chiesa Cattolica. L’incontro ha visto la partecipazione di molti fedeli, desiderosi di comprendere come il loro contributo possa essere destinato meglio al sostegno di attività ecclesiali. L’appuntamento è stato moderato da don Giuseppe Ruffo parroco della stessa parrocchia, il quale ha sottolineato l’importanza di questi incontri di formazione, ha parlato del valore dell’8x1000 e il progetto “Uniti possiamo”. Ha portato i saluti Patrizia Amodeo, referente parrocchiale Sovvenire nonché presidente parrocchiale di Azione cattolica, la quale ha spiegato perché è importare firmare per l’8Xmille: non costa nulla, ma il suo impatto è enorme. La firma per l'8x1000 – ha detto - è un gesto che offre a ogni cittadino l'opportunità di contribuire al bene comune senza alcun onere aggiuntivo. Destinare questa somma a favore di progetti sociali, culturali e religiosi è un modo per essere parte attiva della comunità e per sostenere chi ha bisogno. Presente don Massimo Alato, Responsabile diocesano di Sovvenire, che ha spiegato l’importanza del progetto “Uniti possiamo” in maniera dettagliata, illustrando l’importanza del sostentamento alla Chiesa cattolica anche attraverso la firma per l’8xmille. Don Giuseppe Mustaro parroco di “Santa Maria Assunta” di Calopezzati, nonché docente di Sacra Scrittura presso l’Istituto di Scienze Religiose di Cosenza, con una Catechesi Biblica “La povera vedova, maestra di generosità”, ha messo in evidenza il contrasto tra la vedova e i ricchi, mentre i ricchi donano ciò che abbonda loro, la vedova non offre, ma dona la sua vita, ciò che essenziale per la sopravvivenza, la povera vedova è un modello di generosità autentica. Non dona ciò che le è facile, ma tutto ciò che ha, dimostrando una fede incrollabile nella provvidenza di Dio. Questo gesto, apparentemente insignificante dal punto di vista umano, è in realtà il più grande esempio di generosità che Gesù ci presenta. La lezione che ci lascia è che, nella vita cristiana, non si tratta di quanto diamo, ma di come e con quale cuore lo facciamo. Nel mondo di oggi, dove spesso si enfatizzano le apparenze e il valore economico delle cose, la storia della vedova ci ricorda che agli occhi di Dio ciò che conta è l'intenzione del cuore. A concludere l’incontro Maria Ruperto segretaria del Consiglio pastorale parrocchiale, che ha ribadito il ruolo fondamentale di ogni fedele nel sostenere la Chiesa, non solo spiritualmente, ma anche attraverso gesti concreti. I partecipanti sono stati invitati a prendere coscienza dell'importanza della propria scelta di destinare l’8 per Mille alla Chiesa, così da essere parte attiva nella sua missione.
di Redazione | 12/12/2024
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