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di DON MICHELE ROMANO - Le due scene, che oggi la pagina del Vangelo ci presenta (Mt 7, 21.24-27), cominciano in modo identico: "Chiunque ascolta queste mie parole...!" Ovvero, rispecchia il parlare di Gesù, rivolto a tutti, quindi anche a noi, oggi. Ciò che cambia, è la risposta esistenziale di vita e di fede!
La casa costruita sulla "roccia" (che caratterizza la nostra scelta da "saggi"): resta in piedi, supera ogni tempesta e avversità, resta salda, perché ha fondamenta profonde, scavate nella roccia! Invece, la casa costruita sulla "sabbia" (che dimostra la nostra "stoltezza"), di fronte alle stesse difficoltà, crolla e si sbriciola. Questo ci dice, che non basta solo invocare il nome di Dio, non basta accontentarsi del solo andare a Messa la Domenica, recitare meccanicamente le Preghiere quotidiane, o ostentare chissà quale devozionismo..., tutto questo, appunto, è come costruire la casa sulla sabbia. Quello che conta veramente, è mettere in pratica quello che il Signore ci insegna: Possono sì, arrivare le piogge della tristezza, il vento della sofferenza, la corrente del fiume del dolore e della rabbia, ecc., ma niente mai potrà distruggere la nostra "casa interiore": "Dio è la mia roccia e la mia fortezza...-(dice il Salmista)- mia roccia e mio rifugio, mio scudo, la forza che mi salva" (Sal 18, 3). Solo le persone che hanno fiducia in questo Dio, diventano a loro volta, "roccia" per gli altri.
Il rischio che corriamo ogni giorno, è quello, appunto, di sentirci protagonisti di gesti superficiali, detentori di una religione di facciata, Preghiere dette solo con le labbra...: Questa, è solo una pia illusione, è davvero "sabbia", ovvero una religiosità sterile e vana: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me" (Is 29, 13). Saggezza vera, invece, è poggiare la nostra esistenza su Cristo! È Lui che rende solida ed inattaccabile la nostra vita. Del resto: come fa tanta tristezza, vedere case in rovina e vite "franate", perché appunto costruite sulla "sabbia", così restiamo parimenti affascinati e ci incoraggiano i tanti Santi, che hanno saputo costruire la loro vita sulla solida roccia, che è Cristo Signore. Loro, non si sono "limitati" a dire soltanto: "Signore, Signore...", ma hanno saputo ascoltare e mettere in pratica la sua Parola. Pertanto, non ci rimane che imitarli, in questa scelta, davvero "Sapienziale"! Auguro a tutti di cuore, di trascorrere una serena e santa giornata.