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Mandatoriccio (Cosenza) - Protagonisti di una ''nuova alba''


di DON MICHELE ROMANO - Il Vangelo di oggi (Lc 21, 29-33), è proprio quella Parola di Dio "viva", che ci mostra come il Regno di Dio, verrà a noi con la stessa certezza, con cui a suo tempo, viene l'estate, stagione metàfora, che diventa non solo un chiaro "segno e simbolo": "Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi..., guardandoli, capite che ormai l'estate è vicina" (v 30), ma anche segnale di prossimità, di quella luminosità che ci porta a Cristo, luce del mondo: "Quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino" (v 31). Che mistero fascinoso: "Quella parola che finora, in tutto l'Antico Testamento, era solo "udibile", ora quella "voce" ha un volto, che possiamo contemplare: Gesù di Nazareth"!(Benedetto XVI). Come la comunicazione di Gesù con il Padre è stata perfetta: "Chi vede me, vede il Padre..., Io e il Padre siamo una cosa sola" (Gv 10, 30), così tutto ciò che ha ricevuto dal Padre lo ha donato a noi: "Tutto ciò che ho udito dal Padre, l'ho fatto conoscere a voi" (Gv 15,15b). Così: "La vicinanza del Regno, deve spingere ognuno di noi, a camminare col Padre, attraverso la parola di Dio" (Dei Verbum!). "Osservate la pianta di fico": ovvero, impariamo a guardare ai piccoli e fragili "indizi-segni", che il Signore ci dà, per rinnovare la nostra vita. Questa Parola, ci dà la certezza che il Signore "viene", anche se non ci viene comunicato quando questo avverrà (Mc 13, 32), ma viene, come è venuto allora, allo stesso modo  verrà alla fine dei tempi: "Gesù Cristo è lo stesso ieri oggi e per sempre! Non lasciatevi sviare da dottrine varie ed estranee" (Eb 13, 8-9a). Anche quando tutto intorno a noi sempre crollare, come lo è stato per Israele, nel 70 d.C., con la distruzione del Tempio di Gerusalemme, che per loro ha significato la "fine di tutto": Della propria identità, del Culto, del centro della vita sociale e religiosa; Così, noi, ricordiamoci e confidiamo, che Dio è fedele alle sue promesse: "Tutto crolla, ma la sua Parola resta!" Lui non si arrende, di fronte ai nostri rifiuti e scoraggiamenti, tant'è che ci esorta: "Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina" (v 28). Leggiamo perciò la nostra vita con "Sapienza", capaci, cioè, di "intus-leggerla" in profondità, capaci di lasciarci alle spalle, un mondo di distruzione, per accogliere l'inizio di "un'Alba nuova", l'Avvento del suo Regno! Auguro a tutti di cuore, di trascorrere una serena e santa giornata.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 29/11/2024

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