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Mandatoriccio (Cosenza) - La serietà di Dio, richiede la nostra ''perseveranza''!


di DON MICHELE ROMANO - L'insegnamento dell'odierno brano Evangelico (Lc 21, 12-19),) è abbastanza chiaro: Se il Signore Gesù, è stato segno di contraddizione per gli uomini del suo tempo, necessariamente, oggi, lo sono anche i suoi discepoli: "Sarete odiati da tutti a causa del mio nome" (v 17); "Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me" (Gv 15, 18). Del resto, come non esistono "rose senza spine", così il cammino verso il Regno, per ogni Cristiano, non sarà privo di difficoltà e contrarietà: "Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno" (v 12a). Il Signore ci salvi dalle fantasie di un Cristianesimo, che si culla nel "trionfalismo"!
Ciò che ci salva, è la "Via della Croce", che diventa per ogni vero seguace di Gesù, paziente e gioiosa accettazione della volontà di Dio! Tuttavia, senza scoraggiarci, perché il Signore è sempre al nostro fianco, per sostenere la nostra umana fragilità: "Io vi darò parola e sapienza..." (v 15a). Nel corso della Storia, il suo Evangelo, è stato sempre annunciato in "sommo grado", soprattutto, dalla grande sofferenza dei Martiri: il loro esempio, è più eloquente dell'annuncio di tanti saccenti "predicatori"!
È nell'abbracciare la Croce, che Gesù ci ha rivelato Il segreto del suo grande Amore. Ecco perché la Croce, prima di essere "Dolo-Re", è essenzialmente "Amo- Re", come a dire: Gesù ci ha amati da "Re". Lui, infatti, ci dice: "Io vi ho dato un esempio..." (Gv 13, 5). Così anche noi, oggi, dobbiamo essere capaci di "Amare", compiendo anche il gesto dei Servi: "Lavare anche noi, i piedi ai nostri fratelli", abbracciando con fede, le nostre "schegge" di Croce, fossero anche quelle meno prevedibili: "Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti, e dagli amici..." (v 16). Ma il Signore, ancora una volta, ci rassicura e ci sostiene: "Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto" (v 18). Purtroppo, stiamo vivendo un momento storico, in cui l'odio verso i Cristiani, cresce esponenzialmente, e non solo nei Paesi Islamici, ma anche nella nostra "Cattolica" Europa, "ex-culla" del Cristianesimo! Questo ci dice, che dobbiamo tanto pregare Dio, affinché ci dia tanta forza, e soprattutto il dono della *perseveranza*, nella nostra testimonianza Cristiana. ciò che veramente ci salva, non sono i nostri atteggiamenti stoici di "abile difesa", o i titoli di Laurea, e i Dottorati in Teologia: "Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa" (v 14); ma è appunto la perseveranza, che "sola", ci aiuterà a meglio comprendere il difficile linguaggio della Croce. È la perseveranza, che poi genera la pazienza, mai da confondere con la rassegnazione, ma è sempre il confidare in Gesù, che ci sosterrà con la "sapienza" della Croce: "Così che tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere" (v 15b). Cerchiamo allora Cristo nella nostra vita, coltiviamo ("Quotidie"!), l'ascolto della sua Parola, lasciamola germogliare nel nostro cuore. Solo così ci sentiremo "Amati", e saremo capaci, a nostra volta, di "Amare", scoprendo l'immensa gioia di diventare e di vivere davvero, quali seguaci del Nazareno! Giunga a tutti, l'augurio di una serena e santa giornata.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 27/11/2024

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