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Mandatoriccio (Cosenza) - La nostra vera generosità, attira lo sguardo di Dio!


di DON MICHELE ROMANO - L'episodio narrato nel Vangelo di oggi (Lc 21, 1-4), ci parla di una povera Vedova, che gettò due monetine nel Tesoro del Tempio, e ci insegna, altresì, che le "piccole cose" possono sì, passare inosservate agli occhi degli uomini, ma non certamente agli occhi di Dio, che "Solo", vede nei nostri cuori. Infatti, questa povera Vedova, attirando lo sguardo di Gesù, meritò il suo elogio: "In verità vi dico..., lei povera, con l'aggravante della vedovanza, con le sue due monetine, ha dato più di tutti i ricchi presenti, perché per lei, quelle due monetine, non rappresentavano il superfluo, ovvero un qualcosa che le avanzava, ma era tutto quello che aveva per vivere. In tal modo dimostra di credere e sperare nella Provvidenza di Dio, che nulla fa mancare a chi confida in Lui: "Si è più beati nel dare, che nel ricevere" (At 20, 35b). Al tempo di Gesù, c'era un'usanza sottintesa, ma comunque palese, che provo a descrivervi, e che è bene conoscere!
I ricchi che si portavano al Tempio, in genere, si facevano annunciare e precedere da alcuni servi, che suonavano la tromba o un campanello. Questa era l'occasione propizia, per i tanti poveri, di sedersi sui gradini della scalinata del Tempio e chiedere l'elemosina (A quei tempi, purtroppo, l'Inps, non esisteva ancora!). In questo modo, veniva data anche l'opportunità ai ricchi di pavoneggiarsi, nel fare elemosine, ostendando la loro pseudo generosità, che mirava solo a riscuotere il plauso della gente, ma non certo quello di Dio. La nostra povera vedova, molto probabilmente, avrà dovuto sopportare, anche i sogghigni e gli sguardi sprezzanti dei ricchi, provando sicuramente tanta vergogna, per la sua misera offerta, che, tra l'altro, dovette attirare grandemente l'attenzione di tutti, in quanto le due monetine erano di ferro, e nell'impatto con l'imbuto di rame del tesoro del Tempio, dovettero fare non poco rumore... e qui, proviamo ad immaginare l'imbarazzo della poveretta! Ma che grande lezione di vita per tutti noi. Anche per noi, davanti a Dio, avrà valore solo se sapremo dare "non ciò che ci avanza", e quindi senza amore e spirito di generosità, ma ciò che ci costa, consapevoli che: Se noi siamo generosi con Dio, Lui lo sarà ancora di più con noi.
Il resto, è vera miseria: "Non preoccupatevi per la vita..., né per il corpo; cercate piuttosto il regno di Dio, e queste cose vi saranno date in aggiunta" (Lc 12, 22. 31). Anche Sant'Agostino ci ricorda che: È molto di più avere Dio nell'Anima, che oro nella cassaforte! Che sia per tutti, una serena e santa giornata.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 25/11/2024

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