di DON MICHELE ROMANO - Nella pagina del Vangelo di oggi (Lc 19, 1-10), notiamo come Gesù, pur circondato da una numerosa folla, riesce a ben "vedere" Zaccheo (Lett.: "Memoria di Dio!"), che a causa della sua "piccolezza" (e non solo di statura, ahimè!), si era arrampicato su un Sicomòro (uno degli alberi, dal più fitto fogliame), per vedere, e non essere visto! Ma Gesù, "giunto sul luogo, ed alzando lo sguardo"(v 5a), gli fa capire che cercava proprio lui: "Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua" (v 5b). Lui, figura simpatica ed accattivante, era il capo dei pubblicani di Gerico, e tuttavia, un curioso di Dio, un cercatore di Cristo, che ha il coraggio di uscire dall'animato!
È un ricco sì, ma ladro e influente, come riconoscerà lui stesso ("Risarcirò e molto di più, quanti ho fro dato"), capace, tuttavia, di accogliere Gesù, con gioia e meraviglia (Mai si sarebbe sognato, proprio perché consapevole della sua indegnità, di poterlo avere come ospite a casa sua e, soprattutto, nel suo cuore. Ha inizio, così, il suo pentimento e la sua totale conversione, dichiarando, in primis: L'Amore verso i poveri: (Dò la metà di ciò che possiedo ai poveri" (v 8a);
E la Giustizia, verso chi ha derubato: "A chi ho rubato, restituisco quattro volte tanto" (v 8b). Zaccheo, ad un certo punto, si è sentito chiamare per "Nome", e questo lo avrà sicuramente "smosso" dentro! Pensiamo che, anche a noi, Gesù ripete oggi...: "Rallegratevi, non per le cose di questa terra, ma perché i vostri nomi sono scritti nei cieli" (Lc 10, 20), nel libro della Vita (Ap 20, 12b). Dopo la sua conversione, riparando a tutto il suo malfatto, e a tutto il suo maltolto, Zaccheo, ascolta commosso il Perdono, e la completa Assoluzione di Gesù: "Oggi la salvezza è entrata in questa casa" (v 9a). La conclusione del brano Evangelico, infine, ci apre il cuore alla speranza: "Il Figlio dell'uomo, infatti, è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto" (v 10). Zaccheo, diventa così, "prototipo" di ogni uomo, che si lascia incontrare dallo sguardo di Gesù, che lo accoglie "pieno di gioia" nel suo cuore, e sceglie di convertire la sua vita a Lui. Oggi, nel caos del nostro mondo, tanto bisognoso di pace e serenità, Gesù cerca anche me e te fratello/sorella, perché conosce bene il nostro "Nome". Anche se noi tendiamo di "nasconderci", Lui non demorde! "Zaccheo", in fondo, siamo ognuno di noi: perduti e ritrovati, e anche se spesso, ci nascondo sui sicomori della nostra esistenza, illudendoci di eludere il suo sguardo, ci sbagliamo di grosso! Lui è sempre lì, ed aspetta che io "scenda" dalle mie posizioni
agiate e sicure, e attende che lo faccia "in fretta" nell'oggi di Dio, per non perdere l'opportunità di incontrarLo ed invitarLo ad entrare, nella casa del mio cuore, ovvero: dentro di me, perché consapevole di essere anch'io: "Un figlio di Abramo...! Lui infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto" (vv 9b-10). Pensiamo che questa possibilità, che Dio offre oggi anche a noi, non possiamo
sprecarla, perché Gesù passa e ci chiama per Nome, perché ci ama e vuole la nostra Salvezza. Il peccato, poveri noi, ci rende tutti piccoli di statura, l'unico "innalzamento" possibile, per noi cristiani, è salire sull'albero della Croce, perché solo così, conosceremo l'immensità del suo Amore. Auguro di cuore a tutti, di trascorrere una serena e santa giornata.
di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 19/11/2024
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