di DON MICHELE ROMANO - Oggi nel Vangelo (Lc 17, 20-25), i Farisei chiedono a Gesù: "Quando verrà il regno di Dio?" (v 20a). La risposta di Gesù, finisce per deludere le loro attese, perché da sempre sognatori di potere e di gloria. Infatti, pensavano ad un Regno dai tipici connotati umani: ricco di sfarzo, di gloria, di potenza. Attesa, legata all'idea di un "Messianismo regale e trionfalistico", che avrebbe dato ripristino alle loro glorie passate. In questo atteggiamento critico dei farisei, si coglie subito il rifiuto del giudaismo nei confronti di Cristo. Mai a pensare, per loro, che il Regno di Dio, potesse essere inclusivo anche (anzi "soprattutto!") per i poveri, gli emarginati e i peccatori. È qui, tutta la loro delusione, proprio perché Gesù compie con la sua Croce, la scelta di Dio, quella del nascondimento,e della non appariscenza, il tutto, cioè, senza fenomeni grandiosi da attirare le moltitudini. A tutto questo, fa eco, il conforto di chi sa e vive, in conformità al Vangelo, accogliendo il Regno di Dio, "dentro" il proprio cuore!
Sì, perché il Regno di Dio, non è qualcosa di spettacolare, non viene in modo da attirare l'attenzione, è come un seme che svelerà la sua vera realtà, sono nel futuro, quando diventerà una pianta rigogliosa! Pertanto, ogni tentativo di indicarne presenza o direzione: "Eccolo qui", oppure: "Eccolo là" (v 21a), risulta essere solo, fuorviante ed ingannevole. L'unica cosa che Gesù ci ha rivelato, è che il Regno di Dio verrà improvvisamente, senza previo avviso, sarà "come la folgore, guizzando" (v 24), bensì, colmo di luce e di gloria.
San Bernardo ci parla di tre venute di Gesù: La prima: quando si è Incarnato; L'ultima: Quando ritornerà nella Parusia,come Giudice. Ma c'è una venuta "intermedia", quella che ha luogo "adesso", nel cuore di ogni uomo, disposto ad accoglierlo. È "nell'adesso" della nostra vita, che dobbiamo lasciare entrare il mistero del Regno, facendo esperienza a livello personale (nella fede!), della prima ed ultima venuta del Signore, così che "quel giorno non ci piombi addosso all'improvviso" (Lc 21, 34b), sperimentando di fatto, nella nostra esistenza, il "già", nell'attesa del "non ancora" della nostra salvezza futura. Circa le circostanze che caratterizzeranno la "seconda" e definitiva venuta di Gesù, restano sempre e comunque, un mistero! La venuta di Gesù fra noi, ci dice che "il Regno di Dio, è già in mezzo a noi" (v 21b); o ancora, per meglio dire: "è dentro di noi!".
Il Signore compie le speranze e le attese di ogni uomo: è solo nel nostro intimo che dobbiamo cercare e trovare Gesù.
È vero: il Regno che viene ("Venga il tuo regno...!", ci ha insegnato Gesù - Mt 6,10a), si manifesterà in forma imprevedibile "fuori:, ma può e deve cominciare già "dentro" di noi; Dio non voglia che ci arriviamo "impreparati", perché, non possiamo rimandare tutto all'ultimo momento, che tra l'altro nessuno conosce: "Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento..., perché quando a quel giorno o a quell'ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo, né il Figlio, eccetto il Padre" (Mc 13, 32-33). Se vogliamo che Gesù, sia il nostro Giudice misericordioso, facciamo sì, che Lui sia "adesso", in questo tempo che ci è dato da vivere sulla terra, il nostro migliore amico, e l'ospite gradito nel nostro cuore! Auguro a tutti, di trascorrere una serena e santa giornata.
di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 14/11/2024
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