di DON MICHELE ROMANO - La pagina del Vangelo di oggi (Lc 17, 1-6), ci parla di tre temi importanti, che Luca sapientemente, inanella in questa breve pericope. In primo luogo, il nostro relazionarci con i Bambini e le gravi conseguenze, per chi procura loro "scandalo". Quante volte nel Vangelo, Gesù elogia l'infanzia, riservando atteggiamenti affettuosi nei loro confronti: li abbraccia, li pone al centro di una catechesi, ecc.; Anzi, ci dice che, il Regno di Dio appartiene a chi si fa come loro: Piccoli nel cuore! Ecco allora, la grande gravità di scandalizzare uno di loro: un piccolo, un indifeso! L'Evangelista traduce il verbo "scandalizzare", con il termine greco "Skàndalon", che rimanda a qualcosa che "fa inciampare", una pietra su cui si può scivolare. Certo, tutto questo può accadere, è inevitabile, ma dice Gesù: "Guai a chi li procura questi scandali". Gesù, annuncia loro, un castigo terribile: "una macina da mulino al collo e buttato in mare (v 2). Il secondo tema riguarda il perdono. "Perdonare...!" Quanto è difficile: già a partire dal perdonare noi stessi. Una vera comunità Cristiana, non è un luogo dove non si pecca, ma dove si perdona.Certo è importante il "rimprovero": "Rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai di un peccato per causa sua" (Lc 19, 17) .Tuttavia, prima di spalancare la bocca per sgridare, bisogna aprire il cuore per accogliere e perdonare, facendo così trionfare la Misericordia sul nostro rancore, privilegiando in tal modo la magnanimità, lasciando cadere ogni risentimento! Solo se, come cristiani, "sappiamo perdonare al fratello, Dio Padre perdonerà a noi i nostri peccati" (Lc 11, 4). Non dimentichiamo che la capacità di saper perdonare, rappresenta anche il "termometro" della nostra carità. Riguardo al "Perdono", Gesù fa riferimento al numero 7, che nella cultura biblica rappresenta la "perfezione": l'unione di Dio (Tre) e del Mondo (Quattro), nei suoi punti cardinali: nord- sud-est-ovest, la cui somma equivale a 7 ! Invece, il 7 - 1 = 6 rappresenta il numero della bestia, di Satana. Nell'Apocalisse, ddirittura, il trittico 666, rappresenta l'Anticristo (Ap 13,18). Questo per ricordarci che bisogna perdonare "sempre", anche sette volte al giorno, se il fratello si pente, come del resto Dio "perdona sempre anche a noi i nostri debiti" ( Mt 6, 12a). Il terzo tema affrontato, è la "Fede"! Basta un po' di Fede, per operare grandi prodigi: "Con la Fede si ottiene tutto" (Mc 11, 23-24); "Tutto è possibile a chi crede" (Mc 9, 23); "Nulla (di quello che noi gli chiediamo) è impossibile a Dio" (Lc 1, 37). Sant'Ignazio di Antiochia, solleva dire: "La Fede è l'inizio della vera vita"! Gesù ci parla della "forza straordinaria" che ha la fede: "fino a poter dire ad un gelso: sradicati e vai a piantarti nel mare" (v 6b). Credere, in definitiva, è smettere di confidare in sé stessi, e lasciare che Dio agisca in noi. In modo beneaugurale, facciamo nostra la supplica di San Pietro; "Signore, noi crediamo in te, ma tu accresci la nostra fede"!Ma, ahimè, forse tante volte, non abbiamo neanche quel briciolo di Fede, che basterebbe per spostare le montagne di indifferenza e di superficialità, che ci riempiono il cuore! Questo nostro anelito per crescere sempre più nella Fede, deve sostenerci tutta la vita, soprattutto per non deludere Gesù, nella sua aspettativa primaria: "Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra? (Lc18, 8b). Auguro a tutti, di cuore, di trascorrere una serena e santa giornata.
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di Redazione
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