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di LETIZIA GUAGLIARDI -  Chi condivide con gli altri le proprie passioni viene trasportato in una vita incantata di felicità interiore che gli egoisti non conosceranno mai. (Richard Bach). Mi piace molto condividere - i miei articoli su IonioNotizie.it ne sono la prova - e questa sera (11 novembre) farò un'altra esperienza di condivisione letteraria: il Circolo culturale "Zanotti Bianco" di Mirto Crosia mi ha invitata per riflettere su uno dei temi contenuti nel mio romanzo "Ti scrivo per abbracciarti": i benefici della scrittura. Stasera alle ore 19, quindi, ci scambieremo opinioni, idee e riflessioni sul perché la scrittura (soprattutto a mano) ci fa bene.Che la scrittura faccia bene lo aveva capito già Anna Frank che, quando scrisse queste parole nel suo diario, aveva solo 15 anni:

Mercoledì, 5 aprile 1944.
Chi non scrive non sa quanto sia bello scrivere; in passato, rimpiangevo sempre di non sapere disegnare, ma ora sono felicissima di saper almeno scrivere. E se non avrò ingegno abbastanza per fare la scrittrice o la giornalista, ebbene, potrò sempre scrivere per me sola. Voglio farmi avanti, non posso pensare di vivere come mamma, la signora Van Daan e tutte quelle donne che fanno il loro lavoro e poi sono dimenticate. Debbo avere qualcosa a cui dedicarmi, oltre al marito e ai figli! Voglio continuare a vivere dopo la mia morte! Perciò sono grata a Dio che mi ha fatto nascere con quest’attitudine a evolvermi e a scrivere per esprimere ciò che è in me. Scrivendo dimentico tutti i miei guai, mi rianimo e la mia tristezza svanisce.

In poche righe lei, piccola donna forte e determinata, elenca alcuni dei tanti benefici della scrittura e io ne aggiungo altri.

Abbiamo in testa dei pensieri un po' confusi? La scrittura dà loro una forma, li sviluppa e li organizza. Scrivendoli, inoltre, ne teniamo traccia nel tempo.

Una data questione ci impensierisce? La scrittura ci aiuta a fermarne sulla carta tutti gli aspetti e così, poi, possiamo prendere la decisione migliore.

Un problema ci assilla? La scrittura ci permette di vederlo più chiaramente: ora non è solo nella nostra mente ma è anche sulla carta e, quindi, possiamo analizzarlo in modo più distaccato e risolverlo.

Già con questi tre esempi ci accorgiamo che il nostro stress si riduce ma non solo: i benefici della scrittura a mano quotidiana sono tanti. Te ne elenco altri sette:

possiamo mettere in ordine tutte le emozioni provate durante la giornata;

- capiamo meglio chi siamo, cosa desideriamo, di cosa abbiamo bisogno;

- acquisiamo consapevolezza delle cose che davvero hanno valore nella nostra vita e per cui proviamo gratitudine;

- aumentiamo la nostra forza di volontà e l'autodisciplina (scrivendo almeno cinque minuti ogni giorno);

- osserviamo più in profondità le nostre esperienze, valutandone gli aspetti positivi e quelli negativi;

- annotiamo tutte le idee che ci vengono in mente (anche le più strampalate) così non ne perdiamo nemmeno una: in futuro potrebbero esserci utili;

- teniamo traccia dei nostri progressi: com'eravamo quando abbiamo iniziato un progetto, a che punto ci troviamo oggi, cosa manca ancora per portarlo a termine.

Ciò che scriviamo è per noi stessi (a meno che non decidiamo di renderlo pubblico o lo facciamo per lavoro) quindi non dobbiamo stare attenti a scrivere un capolavoro. Scriviamo per cinque, dieci o quindici minuti ogni giorno, annotiamo i nostri pensieri, le nostre paure, i nostri sogni (quelli che abbiamo quando dormiamo e quelli che facciamo a occhi aperti), i nostri bisogni e le cose che ci fanno arrabbiare, le parole che ci fanno male e quelle che ci incoraggiano.

Ti consiglio di non rileggere subito le cose che hai scritto, fallo a distanza di due/tre mesi: ciò ti farà capire se la situazione, da allora, è cambiata e come è cambiata.

NULLA DIES SINE LINEA diceva Plinio il Vecchio: NESSUN GIORNO SENZA SCRIVERE

Oggi, purtroppo, con la massiccia presenza della tecnologia nella nostra quotidianità, questa abitudine si è quasi persa (l’Italia, comparata ad altri 23 Paesi, si colloca all’ultimo posto per quanto riguarda le conoscenze di base, tra cui le competenze alfabetiche). L'abitudine alla scrittura manuale quotidiana, quindi, deve davvero diventare una pratica da avviare fin dalle scuole elementari e va continuata e consolidata per tutta la vita.

Nel punto 2 ho scritto "capiamo meglio chi siamo": conoscerci è fondamentale per migliorare le nostre relazioni, di qualsiasi tipo, e per realizzare ciò che desideriamo.

Nel punto 4 accenno all'autodisciplina: questa ci serve per tutte le nostre attività quotidiane e, quando le realizziamo con successo, automaticamente cresce anche l'autostima.

Credo molto nei benefici della scrittura manuale, il corsivo, e i miei laboratori di scrittura creativa "Io scrivo con letizia" piacciono molto ai bambini perché, scrivendo, vengono fuori le loro emozioni e si divertono a raccontare le loro storie, a immaginare nuovi mondi, ad allenare la propria immaginazione.

Scrivere ogni giorno ti piacerà, quando sarà diventata un'abitudine, perché ti sentirai bene. Potresti anche tenere un diario quotidiano, un'efficace terapia naturale contro la perdita di concentrazione, per ritagliarti un po' di tempo tutto per te, per ricordarti le cose che per te sono importanti, per comprendere ciò di cui hai bisogno e ciò che speri, per gestire meglio l'ansia e i cambiamenti dell'umore che non riesci a decifrare. La mano con cui scriviamo è collegata al cervello, quindi migliorano anche le nostre capacità mentali, libera spazio e fa pulizia di tutto ciò che è malsano e inutile. Cuore, mente e anima ci ringrazieranno.

Stasera mi aspetta un gruppo di lettori che si è già riunit per leggere e riflettere su alcuni capitoli del mio romanzo e voglio ringraziarli già da adesso per avergli dedicato un po' del loro tempo - e con loro anche il coordinatore della rassegna "Viaggio nella lettura" - il dott. Antonio Iapichino -  per avermi offerto questa bellissima opportunità. Se anche tu ami i libri e ti piace parlarne, questa sera unisciti a noi!