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di DON MICHELE ROMANO - Oggi la Chiesa, celebra la Dedicazione della Basilica di San Giovanni in Laterano, Chiesa Madre e simbolo di Unità di tutte le Chiese del mondo, con la Chiesa di Roma! Dono dell'Imperatore Costantino al Papa, dopo la sua conversione, avvenuta nel 312. Fu consacrata il 9 novembre del 324, da Papa Silvestro.
Semidistrutta, poi, da incendi e guerre, venne ricostruita sotto il Pontificato di Benedetto XIII, e venne di nuovo consacrata nel 1726. Non è solo una delle quattro Basiliche Maggiori, ma anche la "Cattedrale" di Roma. La sua importanza, è addirittura superiore, a quella della Basilica di San Pietro, in Vaticano, che in realtà non è una Cattedrale, ma è un Basilica-Santuario, edificato sulla Tomba di San Pietro, e luogo dove il Papa risiede. Ma come Vescovo di Roma, lui ha la sua Cattedrale (cioè, il luogo della "Cattedra"!), nella Basilica di San Giovanni in Laterano. Ma, al di là della ricorrenza, non possiamo trascurare, che il vero luogo dove l'uomo può incontrare Dio, è sempre Gesù! Per questo oggi, nel Vangelo (Gv 2, 13-22), Gesù si "arroga" il diritto di "purificare" la casa di suo Padre, infatti, nel Tempio, l'Atrio dei Gentili, era stato adibito a un luogo di mercato, divenendo di fatto, una "spelonca di ladri" (Lc 19,46). e pronunciò queste parole: "Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere" (v 19). I Giudei non compresero, perché parlava del tempio del suo corpo, e sarà proprio grazie all'offerta della sua vita, morto e risorto (appunto, "dopo tre giorni"!), che farà di tutti noi credenti, il "tempio vivo" di Dio. Da qui comprendiamo il valore della sacralità, di ogni persona, tutti chiamati ad essere "impiegati come pietre vive nella costruzione di un edificio spirituale, graditi a Dio" (1Pt 2, 5). Il gesto inconsueto di Gesù: Si procurò una "sferza" improvvisata, vuole farci capire, che è finita l'epoca del culto ritualistico e formalistico, con Lui si inaugura una nuova era, eminentemente interiore, pregna di "Messianismo", perché, secondo la cultura Rabbinica, solo Dio è in grado di scrutare e saggiare le profondità dei cuori, solo Lui, ci dirà San Giovanni: "Sa quello che c'è in ogni uomo" (Gv 2, 25). La Festa Universale di oggi, deve anche ricordarci  che Dio non può essere rinchiuso fra le pareti di nessuna edificio, fosse anche il più bello e maestoso, Lui cerca sempre e "solo, adoratori in spirito e verità" (Gv 4, 23). Ogni Chiesa, è solo uno spazio che deve promuovere l'incontro personale e comunitario col Signore, così come all'inizio del Cristianesimo, sono state le "case private", dove le Comunità "si radunavano per la Preghiera e la Frazione del Pane" (At 2, 42). Oggi la Chiesa, è composta da tutti noi, e necessita di tanta "purificazione". Del resto, anche Sant'Ambrogio, annota sagacemente, che la Chiesa, paradossalmente, per sua definizione, è  "Una Casta Mèretrix", ovvero, una "Prostituta - Vergine! Ora, è "Santa", perché voluta e fondata da Dio, nel giorno di Pentecoste; "Peccatrice", perché è composta ed affidata agli uomini, spesso fragili e incoerenti. Tuttavia, ci consoli la grande verità: "Dio ci ama e si fida di noi, così come siamo, anche con i nostri limiti e le nostre fragilità. Del resto, se avesse voluto una Chiesa "perfetta", l'avrebbe indubbiamente, affidata agli Angeli. Ma si sa, che "un malato lo capisce meglio, un altro malato!"
Forza, allora  Carissimi, diventiamo quel che siamo, ovvero: "pietre" di una Chiesa sempre più "viva", per la nostra ed altrui salvezza. Auguri di cuore, perché possiate trascorrere una serena e santa giornata.