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Castrovillari (Cosenza) - Disagio giovanile, droghe, alcool, gioco d’azzardo, bullismo: incontro di prevenzione al Distretto scolastico


Si è svolto nella sede del Distretto scolastico, presso l’Itis di Castrovillari, un incontro programmato da tempo e fortemente desiderato dal Presidente del Distretto e dal Direttore del Sert dell’Asp, con i rappresentanti di tutti gli istituti scolastici “ superiori” della Città. L’iniziativa – riferisce testualmente una nota del Presidente del Commissario straordinario del Distretto scolastico n. 19, Giovanni Donato - è scaturita dalla incessante preoccupazione delle Famiglie e degli operatori scolastici e sociali circa la situazione relativa al disagio giovanile che si manifesta, soprattutto, con l’assunzione di droghe, di alcool ed anche con  forme di bullismo e l’abitudine spropositata al gioco d’azzardo attraverso internet. Si è cercato di porre in essere un’azione sinergica fra le Istituzioni preposte alla Formazione dei giovani ed all’Educazione alla Salute, per individuare le strategie più idonee per una corretta prevenzione dei preoccupanti fenomeni evidenziati.  Erano presenti alla riunione, presieduta dal Prof. Gianni DONATO, Presidente del Distretto scolastico, il dott. Mimmo CORTESE, Direttore, e la dott.ssa Lillina LAURIA, Sociologa, del SERT ; il Prof. Leonardo VIAFORA, Dirigente del Liceo – Ginnasio “ G. Garibaldi” ; il Prof. Franco CASELLA, del Liceo Scientifico “ E. Mattei”; le Prof. sse Clara DEL BO’ ed Anna TRICOLI, dell’ITIS “ E. Fermi” ; la Prof. ssa Mirella CRUSCOMAGNO, dell’IPSSAR “ Karol Woitila” ; la Prof. ssa Francesca RAFFA, dell’IPSIA “ Leonardo da Vinci” ; i Prof. ri Piero MACRI’ ed Ugo GRISOLIA, del ITCG “ Pitagora”. Dopo un’analisi abbastanza dettagliata della situazione si è convenuto nell’affermare che questa presenta dei risvolti abbastanza inquietanti per quanto riguarda l’uso degli stupefacenti e delle sostanze alcoliche fra la popolazione scolastica, non solo degli  Istituti superiori, e che l’età di assunzione di questi “ veleni” si è drammaticamente abbassata e le conseguenze sono già riscontrabili negli adolescenti dai dodici anni in su, soprattutto fra le ragazze! Inoltre è stato, con amarezza, constatato che le risorse messe a disposizione dal Governo centrale e dai Governi locali, per la prevenzione di questi drammatici fenomeni, - continua la nota stampa - diminuiscono di anno in anno ed attualmente sono ridotte al lumicino, acuite anche dalla scarsità di personale specializzato. Pertanto la Scuola non può rimanere insensibile di fronte a questa vera “ piaga” sociale che investe gran parte dei suoi giovani allievi e si adopererà per svolgere, nonostante la mancanza di  mezzi e risorse adeguate, un’efficace azione di prevenzione in collaborazione con gli Operatori del SERT e della Medicina scolastica. All’uopo si è deciso di rivitalizzare, nelle diverse Scuole, i Centri di Informazione e di Consulenza ( CIC ) che oltre al compito di informare, di consigliare, di seguire gli alunni, rendendoli edotti sui danni derivanti dall’alcolismo, dal tabagismo, dall’uso di sostanze stupefacenti, svolgono un fondamentale supporto istituzionale ed organizzativo alle attività di Educazione alla salute. Il CIC considera lo studente come il principale e privilegiato interlocutore del progetto formativo, rendendolo protagonista del dialogo con i Docenti e, più in generale, con l’Istituzione nel suo complesso, utilizzando Esperti, strutture sportive e ricreative, progetti culturali, per promuovere il benessere, coinvolgendo, soprattutto, le famiglie. In quest’ ottica – va avanti il comunicato stampa - diventa fondamentale “ lo sportello” di ascolto che offre agli Studenti consulenza, ai Genitori ed ai Docenti mezzi idonei per decodificare il disagio,  agli Operatori la possibilità di intervenire con tempestività ed efficacia, soprattutto nelle situazioni più gravi e delicate. Al termine della riunione i presenti si sono costituiti in Comitato permanente per valutare e concordare ogni iniziativa, compresa quella dei “ Progetti in rete”, affinchè i vari fenomeni siano monitorati, analizzati e valutati e, se necessario, portati all’attenzione degli altri Organismi dello Stato preposti alla loro prevenzione ed anche alla repressione.

di Redazione | 18/11/2010

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