di DON MICHELE ROMANO - Oggi, la Chiesa, ci fa celebrare la Solennità di "Tutti i Santi", i nostri "Fratelli Maggiori", gli eroi di Dio, i campioni prescelti tra gli uomini, di ogni razza popolo e nazione, "una moltitudine immensa che nessuno poteva contare" (Ap 7, 9a), e ce li propone come "modelli" nella Fede, perché anche noi, sul loro esempio, possiamo incontrare Cristo in terra, per condividerne un giorno, la Beatitudine in cielo! C'è di grande insegnamento pensare che, in questa schiera di beati, ci siano anche tanti nostri cari: Genitori, parenti, amici, e tante altre persone, che ci hanno preceduto nel Regno dei Cieli (molti di loro appartengono, sicuramente, alla schiera dei Santi "anonimi", agli uomini, ma noti a Dio!), e sono stati coloro, con i quali abbiamo condiviso il percorso del nostro pellegrinaggio terreno! Questo alimenta la nostra fervida speranza: essere cioè, un giorno, anche noi, annoverati nel numero dei beati, non tanto per i nostri meriti, ma quanto per la grazia che il Signore Gesù ci ha meritato!
Il Vangelo delle Beatitudini di oggi (Mt 5, 1- 12a), sono il "Manifesto del Cristiano", e la sua "Magna Carta", che ci indicano la via, Il cammino per il cielo. Ma nel contempo, ci svelano il volto stesso di Gesù, ne sono il "ritratto" più autentico, perché Lui, come commentò Papa Benedetto XVI, il 1° novembre 2006: "In verità, Lui è il "Beato" per eccellenza, perché, se guardiamo bene, è proprio Lui il vero povero in spirito, l'afflitto, il mite, l'affamato, e l'assetato di giustizia, il misericordioso, il puro di cuore, l'operatore di pace; È Lui il perseguitato a causa della Giustizia!" Questo mistero, trova pieno compimento nella sua morte e risurrezione! Un mistero grande, che invita tutti noi alla sequela!
I Santi, in questo, sono stati i veri "antesignani", i primi, cioè, a comprendere che con Gesù, l'impossibile diventa possibile: "Anche un cammello, passerà per la cruna di un ago" (Mc 10, 25), e con il suo aiuto, possiamo aspirare a diventare "perfetti": "Siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste" (Mt 5, 48). Certo, non mancheranno le difficoltà e i momenti di scoraggiamento, ma come Chiesa, non dobbiamo temere la povertà, le calunnie, e le persecuzioni, che potranno venire da una società ormai cristianizzata, spesso solo attratta dal benessere materiale, dal potere, e dal successo".
San Paolo, tuttavia, ci ricorda che: "Quello che è debole..., ignobile e disprezzato per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti..., e ridurre al nulla le cose che sono" (1Cor 1, 27-28). I Santi (letteralmente, "separati"), sono coloro che, vivendo controcorrente, mai asserviti alla mentalità del mondo, attraverso le Beatitudini, sono riusciti a procurarsi la vera "carta d'identità" del cristiano, il loro vero "lasciapassare" per il Paradiso! Saremo anche noi, candidati a divenire "concittadini dei Santi", nella Gerusalemme Celeste, se sapremo far trasparire nella quotidianità della nostra vita, il vero volto di Gesù. Se ci sono riusciti loro, possiamo riuscirci anche noi! Ci avvaliamo per questo, della loro "Comunione", che non solo condividono con Dio: "Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio" (v 8), ma anche con tutti noi. La Fede e la Speranza non possono più unirci a loro, perché loro godono già, la visione eterna di Dio; ma ci unisce invece la Carità, l'amore che non passa mai". (1Cor 13, 13). Ci consoli sapere, che la Festa di "Ognissanti, è la sola capace di unire il Cielo e la Terra! Auguri di cuore, e buona Solennità di tutti i Santi.
di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 01/11/2024
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