di DON MICHELE ROMANO - Nel Vangelo di questa XXIX Domenica del Tempo Ordinario -Anno B -, assistiamo al terzo annuncio che Gesù fa ai Dodici, della sua Passione e Morte! Di contro, scavalcando tutti, si pone l'ambiziosa (e quantomai contraria alla logica del Vangelo!), "candidatura" di Giacomo e Giovanni: "Maestro, nella tua gloria, concedici di sedere, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra" (v 37). Questa richiesta, alquanto pretestuosa ed un po' "sfacciata", darà a Gesù (con la solita grande pazienza educativa!), la possibilità di approfondire e meglio esplicitare quanto già annunciato della sua Passione, specificando che, anche loro, gli Apostoli, saranno associati ad essa! Da questo capiamo come nessuno di noi può "imporre" la sua volontà a Dio, ma la nostra vera grandezza sta nel servizio ("la Chiesa del grembiule", direbbe Don Tonino Bello!), ovvero, nell'imitazione di Cristo, che "da Dio che era, si è fatto servo, lavando persino i piedi dei suoi Apostoli). Il Vangelo, così, ha capovolto il concetto di "primato" e di "potere". Troppo spesso, anche noi, ad ogni livello, siamo tentati di esercitare solo l'autorità e il potere, a discapito di un ministero che dovrebbe prediligere la diaconia ed il servizio. "Regnare, è servire", canta il Gen Verde!).
Papa Francesco, ha voluto che questi anni fossero improntati alla Sinodalità. Allora, predisponiamoci a mettere in atto quanto programmato: Condividere sempre con gli altri, compiti e responsabilità, ascoltando le esigenze ed i suggerimenti di tutti. Non fregiamoci di titoli, cariche, e ruoli nella Chiesa, perché spesso, proprio quelli che noi scartiamo, dimostrano di avere capacità e generosità (molto) maggiori delle nostre. Santa Teresa di Calcutta ci ricorda: "Il frutto della fede è l'amore, il frutto dell'amore è il servizio, il frutto del servizio è la pace". Anche San Giovanni, nel Vangelo, ci ricorda che "Nessuno ha un amore più grande di Gesù, che ha dato la vita per tutti noi, suoi amici" (Gv 15, 13). Quante volte, purtroppo, nella stessa Chiesa, assistiamo ad una vera e propria "strumentalizzazione" di tante pratiche religiose, solo al fine di poter acquisire più "potere". Un diabolico "gioco" di competizioni, che svuota ogni nostra celebrazione del "profumo del Vangelo", che si espande solo quando la nostra sequela di Cristo, sposa la logica del servizio (vera "grandezza!"), ridonandoci così, piena credibilità! Auguro a tutti, di trascorrere una serena e santa domenica.
di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 20/10/2024
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