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Rossano (Cosenza) - La Festa dei nonni


di LETIZIA GUAGLIARDI - Oggi è la Festa dei nonni, la Giornata dedicata ai nonni istituita dal Parlamento italiano nel 2005 per promuovere la comunicazione e rinforzare i legami fra le generazioni. Mi piacerebbe scrivere che tutti i nonni sono saggi, amorevoli con i nipotini, gentili, generosi e disponibili ma non posso perché odio gli stereotipi e i luoghi comuni. Essere buoni genitori non è facile e anche essere bravi nonni non lo è ma con l’amore, l’impegno e la buona volontà diventa possibile. Come non tutti i genitori sono uguali, nemmeno i nonni lo sono.

Ci sono i nonni presenti nella vita dei loro nipoti (ma senza esagerare): danno il loro aiuto nel crescerli quando entrambi i genitori lavorano, li accompagnano all’asilo o alla scuola elementare e ai vari corsi pomeridiani, li aiutano nei compiti, inventano giochi, condividono bei ricordi, esperienze utili e passeggiate.

Ci sono i nonni assenti ma non perché non ci sono più. Sono quelli che trovano scuse e giustificazioni per non esserci: perché ancora lavorano e sono pieni d’impegni, perché sono ancora giovani e non si riconoscono in questo ruolo che li fa sentire vecchi, perché pensano: io i miei figli li ho cresciuti, ora ci pensino i miei figli a crescere i loro.

Ci sono i nonni che non si intromettono con prepotenza nel rapporto fra i figli e i nipoti, che danno saggi consigli ma senza risultare invadenti e che non fanno differenze fra un nipote e l’altro.

Ci sono anche i nonni che viziano i nipoti perché vogliono colmare quel vuoto affettivo che c’è stato con i loro figli, magari perché lavoravano troppo. Ci sono quelli che vogliono sempre imporre la loro opinione, senza rispettare i limiti e le regole stabilite dai propri figli, che danno consigli non richiesti e che giudicano le scelte dei propri figli-genitori. Conseguenze: tensioni, incomprensioni e conflitti.

Ci sono i nonni che sono nonni solo perché hanno dei nipoti. Sono quelli che lo sono per obbligo, non capiscono l’importanza del loro ruolo e quindi lo svolgono senza amore. Ci sono quelli che si fanno vedere solo nelle ricorrenze, quelli che non si sentono all’altezza, quelli che hanno paura e quelli che rinfacciano l’aiuto dato. Ci sono persino quelli che provano amore verso i nipoti ma non sanno dimostrarlo.

Ritornando agli stereotipi, ne cancellerei anche un altro: i nonni di oggi non sono quelli delle favole e dei cartoni animati. Non tutte le nonne sono come la nonnina di Cappuccetto Rosso, malata e sempre a letto, tanto che la povera nipotina deve attraversare il bosco per portarle da mangiare ( e sappiamo cosa le è successo). E poi quelle nonne sono sempre anziane, con i capelli bianchi e lo scialle sulle spalle, sempre pronte a sfornare dolci e deliziosi manicaretti, come nonna Papera. I nonni, anche loro, sempre presentati con barba e capelli candidi, come il nonno di Heidi.

Quello che vediamo intorno a noi è ben diverso: nonne che vestono alla moda e indossano scarpe con il tacco, nonni in jeans e scarpe da ginnastica. Nonni pieni di interessi e di passioni – spesso coinvolgono i nipoti nelle loro attività – impegnati nel sociale (non tutti si abbioccano sulla sedia a dondolo), sportivi e pieni di energia. Sanno dialogare, sanno come trasmettere il loro sapere e le loro esperienze. Sono ancora “giovani dentro” al di là dell’età, in genere in buona salute e sono anche tecnologici. Si rendono disponibili e sono perfettamente in grado di prendersi cura dei nipoti – chi per alcune ore, chi per una giornata intera e chi anche per più giorni, in caso di necessità. Perfettamente consapevoli che si tratta di una grande responsabilità, poiché le esigenze dei bambini di oggi sono molto diverse da quelle dei bambini del passato.

Genitori si diventa. E poi si diventa nonni. E si può diventare nonni anche senza avere nipoti propri, prendendosi cura di altri bambini.

L’importante è riconoscere, di volta in volta, i propri errori, lavorare sui lati da migliorare e sugli angoli da smussare e imparare a rispettare, ognuno, il proprio ruolo: nonni, genitori, figli. Nessuno può sostituirsi a un altro.

Ciò che conta è voler dare il meglio di se stessi.

E tu, se già hai dei nipoti, che tipo di nonno/nonna sei?

Se ancora non lo sei o stai per diventarlo, che nonna/nonno vorresti essere?

Che ricordi hai dei tuoi nonni?

Riflettiamoci e…buona festa a tutti i nonni!

Ah…la canzone che puoi ascoltare mentre leggi questo articolo QUI) è “Tu sarai” di Walter Bassani. Bella, vero?


di Rubrica autogestita da Letizia Guagliardi | 02/10/2024

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