Calato il sipario sulla piccola officina dell’arte”, questo il nome della rassegna realizzata dal Circolo culturale “Zanotti Bianco” di Mirto Crosia. Un’azione dedicata ai più piccoli Un lavoro coordinato dall’arch. Antonio Cimino, rivolto ai bambini dai 5 ai12 anni. Oltre 20 bimbi, ogni pomeriggio hanno seguito con entusiasmo interesse le attività del laboratorio artistico incentrato sull’arte, il design e la comunicazione visiva in un contesto di Urban design. “La sala polifunzionale del suddetto Circolo culturale – ha commentato il sociologi Antonio Iapichino - è stata vissuta quotidianamente, per due settimane, dai piccoli artisti, che sono stati guidati dal maestro Cimino, con il supporto quotidiano dei vari volontari del “Gruppo operativo” del Circolo, che si sono succeduti ogni giorno”. L’iniziativa è stata pensata allo scopo di stimolare la fantasia, la creatività e l’autostima dei partecipanti, avvicinandoli alle arti espressive e figurative attraverso il gioco, senza sottovalutare la valenza sociologica: i bimbi hanno avuto l’opportunità di stare insieme, aggregarsi, confrontarsi, dialogare, fare nuove amicizie. L’ultima giornata è stata caratterizzata da una manifestazione che ha visto anche la partecipazione dei genitori e familiari dei piccoli artisti. Gli adulti, infatti, dapprima hanno avuto la possibilità di seguire gli impegni laboratoriali dei bimbi e, a seguire ujn momento di interazione nella sala conferenze dello stesso Circolo culturale. "Attingiamo – ha spiegato l’architetto Cimino - agli insegnamenti di Bruno Munari, architetto designer e pedagogo illustrativo (Il maestro del fare arte e design). Partendo dal segno e lo studio del colore di Itten, alla pittura compositiva delle figure di Matisse, e quella geometrica di Mondrian, quella impressionista di Manet, Monet e Renoir. La forza incisiva di Jackson Pollock. Il colore pop art di Andy Warhol. Il segno metropolitano di Keith Haring e quello incisivo di Mirò, il colore (Blu) di Ives Klein, il rosso di Gauguin e il giallo dei campi di Van Gogh, e altri artisti". Dunque, l’arte come gioco, creatività e comunicazione (visiva). Indice di bellezza universale. I bimbi hanno imparato a creare le “sculture da viaggio” a geometria variabile, che allestiscono uno spazio, raccontato, da renderlo armonioso, senza sottovalutare l’arte cinetica e la reinterpretazione dei materiali (il riciclo). Non è mancata la lettura: la favola di “Cappuccetto Rosso, Verde, Bianco, Azzurro e Giallo” e la possibilità di “disegnare il sole”. Dunque, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di mescolare lettura, scultura e colore, attraverso il disegno e le tecniche pittoriche varie a matita, matite colorate, carboncino, gessetti, tempera o acrilico e acquerello e tanti altri.
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