di DON MICHELE ROMANO - Il brano Evangelico di oggi (Mc 8, 27-35), costituisce il centro del Vangelo secondo Marco, non solo a livello "spaziale" (siamo esattamente alla metà del suo Testo), ma anche "spirituale", paragonabile, cioè, ad un vero e proprio "cammino", per arrivare a riconoscere e contemplare Gesù, nella sua piena "Unicità" e "Verità". Ed ecco che Gesù, apre il dialogo con i Suoi e fa una domanda, la cui valenza "pedagogica", la si comprenderà dopo: "La gente, chi dice che io sia?" (v 27b). Certo Gesù, non è interessato all'opinione della gente, non intende conoscere, diremmo oggi, il suo indice di "audience", nè esser ritenuto un personaggio importante, alla stregua degli "influencer" del nostro tempo! Assolutamente, no! Per alcuni, era la rivitalizzazione del Battista, ma già il Battista aveva dichiarato che tra lui e il Cristo, c'era in realtà un abisso: "Non sono io il Cristo...! Egli deve crescere, io diminuire" (Gv 3, 28-30). Per altri Gesù, è invece Elia redivivo. In effetti Elia, era il profeta atteso alle soglie dell'era messianica, come annunziatore del giudizio definitivo del Signore sulla storia. Così scriveva il profeta Malachia:
"Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunca il giorno grande e terribile del Signore" (Ml 3, 23). Per altri, ancora, Gesù è semplicemente un profeta, latore di un messaggio divino, testimone della giustizia, e segno di speranza per i poveri. Dopo queste risposte, che riportano il sentire dell'opinione pubblica, ancora lontana dal comprendere la verità su Gesù, ecco che l'Evangelista delinea, con la seconda domanda, una sorta di "linea spartiacque", determinata, come vedremo, dalla congiunzione avversativa:*MA*! Ecco, allora, la domanda fondamentale, a cui Gesù tiene di più. Ormai ha preparato e favorito, da vero "pedagogo", dicevamo, il dialogo con i Suoi, li ha messi a proprio agio, ognuno è stato bravo a rispondere, ora Gesù può arrivare alla domanda "spartiacque": *"Ma voi, chi dite che io sia ?"*(v 29a). Cioè, a dire: Chi sono io per voi? Il parere della gente...ok ! Come se Gesù
dicesse: "A me non interessa, è relativo. A me interessa, chi sono io per voi? Voi che condividete la vita con me, che vi ho scelti per essere i continuatori della mia Missione! Di fronte a questa radicale e personale domanda, cala il sipario del silenzio, viene meno di colpo la "ressa" delle risposte. È la domanda che interpella la fede, che richiede il coinvolgimento personale, che trova solo risposta nel silenzio e nella preghiera. È a questo punto che Pietro, rompe il silenzio, con la sua proclamazione "Tu sei il Cristo". Risposta esatta, ma ancora incompleta! Infatti, il titolo "Cristo", letteralmente "il consacrato", era la versione greca dell'ebraico "Messia", e nella versione Vetero- Testamentaria, il Messia, era pur sempre una creatura umana, anche se investito della missione di offrire la parola definitiva di Dio e di chiudere il cammino della storia. Per questo la risposta di Pietro, è ancora incompleta: Gesù, non è solo "Cristo", ma è anche "Figlio di Dio", come preciserà Matteo nella sua redazione, riportando le parole di Pietro: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente" (Mt 16, 16). Tuttavia, Gesù, rifugge qualsiasi idea di Messia trionfante, glorioso e regale, tant'è che nella sua serietà, "ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno" (v 30). Egli, invece, sarà il Messia povero e sofferente, cantato nel terzo Carme del Servo del Signore, che oggi la Liturgia ci presenta: "Ho offerto il dorso ai flagellatori, la guancia a chi mi strappava la barba, non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi" (Is 50, 5.6). Ed è ancora Pietro, che non si rassegna a un Dio "debole", che reagisce, "prendendo in disparte Gesù e rimproverandolo". Ecco che alla sua confessione di fede, subentra la sua sconfessione da parte di Gesù: "Va' dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini" (v 33b). Consideriamo questo, un terribile monito, che oggi cade anche su di noi, e spazza via ogni nostra illusione, ogni nostra forma di religiosità, che comoda e retorica, sguazza della mediocrità! C'è da riflettere: Gesù, che nella sua piena obbedienza al Padre, non aveva ceduto nel deserto, alle tentazioni del Nemico (di: possesso- potere e successo - Mc 1, 12-13), poteva mai cedere alle insistenze (esse pure "diaboliche"), del suo migliore amico? Così anche noi, se vogliamo dirci Cristiani autentici, dobbiamo abbracciare la logica della "strada stretta" della Croce! Auguro a tutti, di trascorrere una serena e Santa Domenica.
di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 15/09/2024
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