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Mandatoriccio (Cosenza) - "Siate misericordiosi, come il Padre vostro...!"


di DON MICHELE ROMANO - Oggi nel Vangelo (Lc 6, 27-38), Gesù ci chiede, per ben due volte, qualcosa che per noi rappresenta l'assurdo: amare i nemici! E ci dà una dritta, anche su come farlo, ma sempre in chiave positiva: "Fate del bene a quelli che gli odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per quelli che vi odiano" (vv 27- 28). Verrebbe da rispondere: Ma Signore, tutto questo non è possibile! E Gesù, che con pazienza e amore, ci risponde: "È possibile!"
"Vedi: io che sono il vostro Signore e Maestro, ve ne ho dato l'esempio! Ricordi nella mia Passione, quando venni schiaffeggiato da quella guardia presente, ho risposto con tale fermezza e carità: "Perché mi percuoti... dimostrami il male che ho fatto" (Gv 18, 22- 23), tanto da far riflettere ed "indietreggiare" quella persona tanto infuriata? E ti ricordo anche, che sulla Croce, il Padre mi ha dato la forza di perdonare i miei crocifissori: "Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno" (Lc 23, 34). "Anche voi, quindi siate benevoli e misericordiosi con tutti, anche con chi vi maltratta, vi calunnia, vi fa del male, anzi: pregate per loro, perché non sanno che, il male più grande, lo stanno facendo a loro stessi!" Certo è, che anche nelle altre Religioni troviamo una regola assai preziosa: "Non fare agli altri, ciò che non vorresti fosse fatto a te", ma non basta! Siamo ancora nella logica del "Non fare" dell'AT (vedi i 10 Comandamenti) legata alla pedagogia del "Dio Timore"; Gesù nel NT, in un'ottica di maturità della Fede, ci propone la pedagogia del "Dio Amore", ma tutto e sempre, in chiave positiva: "Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro" (v 31). Amare chi ci ama, chi ci fa del bene, chi ci gratifica..., è facile! Lo sanno fare tutti, anche i peccatori (v 34b), ma il nostro "banco di prova", è saper porgere l'altra guancia, non per "fessaggine", ma perché convinti che solo con l'Amore, potremo "sorprendere" il nemico, e solo con l'Amore potremmo "disarmarlo". L'invito, poi, ad essere "misericordiosi verso gli altri", vuole essere anche un monito di Gesù, a ricordarci che per tutti noi, non è solo un comando, ma è soprattutto un richiamo a non dimenticare tutta la Misericordia che Dio, ogni giorno, usa verso di noi! Si tratta, in definitiva, di restituire agli altri, quanto noi riceviamo da Dio. Questa è la vera Sapienza Cristiana! Di fronte a questa apparente e paradossale richiesta di Gesù, non cediamo allo scoraggiamento, dicendo: "Non è possibile...!", ma con il suo aiuto, la Preghiera, l'ascolto e la meditazione della sua Parola, e la partecipazione alla santa Eucarestia, certamente, in questa "lotta", al pari di San Paolo, anche noi ne usciremo "vincitori", perché seguaci del Comandamento dell'Amore, che ci rende "figli dell'Altissimo". Auguro di cuore a tutti voi, una serena e santa giornata.

 


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 12/09/2024

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