di LETIZIA GUAGLIARDI - Questo articolo è dedicato alla lettura. Fra le attività che fanno bene alla nostra salute e ci aiutano a vivere meglio leggere è fra le più importanti. Certo, è più semplice accendere la tv, più rapido scrollare lo smartphone. Scegliere un libro, leggerlo (a trovarlo, il tempo!) e immaginare quello che viene scritto richiede sforzo, bisogna attivare un pò di neuroni e anche per non lasciarsi distrarre dai continui messaggi, foto e video (di silenziare il cellulare non se ne parla proprio) ci vuole un po’ di autocontrollo.
Eppure oggi, quando si è capito come è bello e quanto fa bene leggere, trovare il libro che potrebbe piacerci è facile, visto che se ne pubblicano a valanghe ogni mese e, inoltre, ormai tutti sappiamo leggere.
Un tempo, invece, i libri erano pochi e pochi erano quelli che sapevano leggere e scrivere eppure… ci sono centinaia di dipinti che ritraggono persone nell’atto della lettura, persone di varie età, epoche e ceto sociale. Certo, va detto anche che non avevano tante distrazioni social come noi.
I dipinti che preferisco sono quelli che ritraggono le donne, credo perché un tempo, per loro, era pericoloso leggere. Sì, perché nei libri potevano trovare storie di eroine che vivevano una vita diversa dalla loro e questo poteva indurle a ribellarsi. Potevano pensare, addirittura emanciparsi. E questo non era una cosa buona, visto che per la maggior parte degli uomini loro dovevano dedicarsi solo alla famiglia, a fare figli, a cucinare e pulire. Le più fortunate anche a ricamare. Oggi non è più così eppure in tanti considerano la lettura una noia, una perdita di tempo, una costrizione. E ci sono bambini che vorrebbero leggere (e studiare) ma non possono perché devono lavorare. I paradossi del nostro tempo.
Le donne che leggono hanno sempre affascinato i pittori e i fotografi, forse perché non erano in posa solo per la loro bellezza o fama. I dipinti che ho scelto per questo post ritraggono donne assorte nella lettura, nei propri luoghi preferiti: in giardino, davanti a una finestra, in un caffé e anche nella vasca da bagno. Chi ha uno sguardo sognante, chi sembra riflettere, chi suggerisce di aver trovato qualcosa di intrigante fra le pagine del libro che ha in mano. Ci sono anche una cameriera che, mentre fa le pulizie in biblioteca, ne approfitta per leggere (forse a casa sua non può) e un’accanita lettrice che legge davanti a un vecchio armadio pieno zeppo di libri. E c’è anche una foto, di Virginia Woolf e una tovaglietta mi aspettava sul tavolo del Barney’s a Torino (ho pranzato lì lo scorso 25 aprile) e la cosa, naturalmente, mi ha fatto moooolto piacere! Poui vedere tutto sul mio blog QUI
Cosa differenzia chi legge?
Una persona che legge…
quando gli altri si annoiano apre un libro e il suo tempo trascorre in modo utile e piacevole;
diventa più empatica perché impara a mettersi nei panni dei protagonisti dei romanzi e scopre altri punti di vista;
sa affrontare meglio i problemi, analizzandoli e trovando le soluzioni più efficaci;
è curiosa, più aperta di mente, meno propensa a perdere tempo in pettegolezzi, critiche e polemiche;
è tante altre cose ancora!
“Quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere, ho la certezza di essere ancora felice.” (Jules Renard 1864-1910)
Beh, anch’io ho questa certezza.
di Rubrica autogestita da Letizia Guagliardi | 22/05/2024
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