di LETIZIA GUAGLIARDI - Il 7 aprile è stata la Giornata Mondiale della Salute. Che cos’è la salute? L’Oms la definisce come “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente assenza di malattie o infermità”. Che vuol dire tutto ciò? Ce ne siamo accorti durante e dopo la pandemia di Covid-19: ci siamo resi conto che la salute non riguarda solo lo stato fisico del corpo ma dipende anche dalla capacità di partecipare ad attività significative. Non avevamo la possibilità di socializzare, di fare una passeggiata, di lavorare e quindi, anche se il nostro corpo stava bene, la nostra salute ne risentiva perché non eravamo impegnati in qualcosa che ci interessava.
È evidente, allora, che il concetto di salute non si limita a non avere malattie, problemi fisici o lesioni ma si amplia perché coinvolge altri aspetti della nostra vita quotidiana, compresi gli obiettivi da raggiungere, le strategie per realizzarli, le finanze, le relazioni sociali, il lavoro e il tempo libero. Tutte queste aree, quando sono in armonia, creano il vero benessere. Non soltanto forma fisica, dunque, ma anche dimensione mentale e spirituale. A qualsiasi età.
Da questo si deduce che dobbiamo impegnarci attivamente per il nostro benessere. E le più recenti ricerche ce lo dimostrano: le persone che stanno più attente al loro stare-bene sono più sane e felici di quelle che non se ne occupano. E chi ha pensieri positivi e si circonda di persone positive è capace di affrontare meglio lo stress e le situazioni difficili perché sono più resilienti.
La salute mentale e quella spirituale, quindi, sono correlate con la salute fisica. Si tratta, in pratica, di vivere intenzionalmente, di fare scelte consapevoli, di prendersi cura di sè. In questo modo siamo meglio organizzati e più produttivi, aumenta la nostra autostima, siamo grati per ciò che viviamo e ci sentiamo bene. Siamo in pace con noi stessi, meno pressati, non abbiamo ansie e paure e in questo modo proviamo emozioni positive che – lo sappiamo – influenzano positivamente anche chi è intorno a noi.
Si tratta di vivere in pienezza, di essere consapevoli che siamo insieme agli altri, che partecipiamo con gioia a qualcosa di bello e di utile. Salute deriva dal greco salus che significa anche salvezza e qui entriamo nel concetto di salute spirituale. Salute terrena e anche (e soprattutto) salute eterna.
Non può esserci salute fisica – anche se non abbiamo dolori o malattie – se non abbiamo salute mentale.
La salute non va solo augurata, va soprattutto praticata. Come diceva Arthur Schopenhauer:
“La salute non è tutto, ma senza salute tutto è niente.”
È vero che senza salute tutto non ha più molto valore per noi, ma è altrettanto vero (e lo abbiamo sperimentato) che la salute non è tutto.
di Rubrica autogestita da Letizia Guagliardi | 10/04/2024
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