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Soddifazione per gli autori e per l’editore Ferrari: il volume “Il catasto onciario di Caloveto (1743)” (nella foto) pubblicato appunto dall’Editore Ferrari da “Geneal Italia”, gruppo argentino di interscambio di informazioni e dati genealogici, nel trattare di “catasto onciario” e della sua importanza, ha citato proprio il volume di Pier Emilio Acri e Palmino Maierù come esempio di pubblicazione sulla materia. “Geneal Italia” dà notizie interessanti e precise sulla formazione dei catasti onciari nel Regno di Napoli, sulla loro composizione e importanza e dove trovare tali registri. Fa riferimento al sito “ArchiCalabria” dell’Unical. Quindi, anche all’estero è ben compresa l’importanza della ricerca e della pubblicazione di opere sui catasti onciari. Nel Rossanese sono già editi i catasti onciari di Paludi (autori: L.F. Leo, P.E. Acri. C. Di Martino, P. Maierù), Crosia (M. Spizzirri), Terravecchia (M. Santoro), Caloveto (P.E. Acri, P. Maierù), Corigliano Calabro (G. De Rosis), S. Demetrio (S. Bugliaro), Rossano (P. Maierù). In corso di pubblicazione (pronto da due anni) è il Catasto onciario di Cropalati (P.E. Acri, P. Maierù). Interessanti sono gli studi di F. Assante (per Calopezzati) e di G. Valente (su Bocchigliero). P.E.A.