di DON MICHELE ROMANO - Quello che facciamo tutti, in questo giorno memorabile, "Commemorazione dei nostri fratelli Defunti", non è un semplice gesto di pietà, non può e non deve ridursi alla semplice camminata al Cimitero, per far vista ai nostri cari Defunti, per formalità, o per paura di essere criticati se non andiamo, deponendo magari, qualche fiore o lumino sulle loro tombe,
ravvivando, così, nella nostra memoria, eventi e momenti indimenticabili, che ci hanno visti insieme in vita, protagonisti di trascorsi indelebili! Leggiamo, invece, tutto questo, come un grande "Atto di Fede", di autentica Carità Cristiana, sicuri che le nostre Preghiere, i nostri Suffragi in loro favore, concorrono ad "affrettare" il loro ingresso nel Regno di Dio, nella Beatitudine
eterna. Solo così avremmo la certezza, che i nostri cari, raggiunta la pienezza della Gioia, nell'eternità di Dio, potranno pregare anche per noi e per la nostra Salvezza.
Le Verità che Gesù, ci propone oggi nel Vangelo (Gv 6, 37-40), la Chiesa, le proclama anche nel "Credo": "Credo nella Comunione dei Santi, la remissione dei peccati, la Risurrezione della carne e la vita eterna. Amèn" (= "Così è", non "Così sia!"). È significativo che la Chiesa, ci faccia celebrare Liturgicamente, prima la Solennità di tutti i Santi, e il giorno dopo: la Commemorazione di tutti i fedeli Defunti. Questo perché, non possiamo affrontare il tema della Morte, se non abbiamo chiaro il nostro destino, ossia, la mèta verso la quale stiamo andando: la Vita eterna, nel Regno di Dio! Allora sì, che oggi è un giorno
davvero importante, per "ricordare", ossia: "riportare al Cuore", chi abbiamo amato, ed i tanti, verso i quali abbiamo debiti di gratitudine, per il bene ricevuto; ma è anche un giorno per richiamare alla mente, che la nostra vita va oltre il tempo e lo spazio, che caratterizzano le nostre giornate, dando così, anche un senso e una proiezione futura, a tutto ciò che siamo e facciamo! In definitiva, la giornata odierna, ci ricorda che la Morte, "umanizza" la Vita, diventa quel passaggio finale (ultima "Pasqua" della nostra vita!), che ci proietta nell'Eternità. Ma quanta sofferenza, oggi, emerge dal "mare" del Dolore: mamme che hanno perso i loro figli, figli che hanno perso i loro genitori, tragedie inspiegabili, che hanno causato tanti morti e tanta disperazione...! Questa giornata, ci aiuti a recuperare l'essenzialità nella nostra vita, imparando a trasformare anche la sofferenza, quale "caparra" dell'Amore, perché se una sofferenza è accettata, vissuta, ed offerta per Amore, riusciremo, con l'aiuto di Dio, ad accoglierla e superarla. Se, invece, è subìta, ahimè , allora sì, è davvero l'Inferno! Buona Preghiera, per tutti i nostri cari Defunti.
di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 02/11/2023
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