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Mandatoriccio (Cosenza) - Maggio, il mese di Maria


di DON MICHELE ROMANO - Maggio, tradizionalmente è il mese dedicato alla Madonna, un tempo in cui si moltiplicano i Rosari, sono frequenti i Pellegrinaggi ai Santuari, si sente più forte il bisogno di preghiere speciali alla Vergine Madre. Una necessità avvertita maggiormente nel nostro tempo, per i gravi momenti di difficoltà e le gravi prove che ci attanagliano, e che stanno minando alla base, la nostra serenità e le sorti dell'intera umanità. Volendo seguire un piccolo "excursus" delle pratiche devozionali, che accostano il mese di Maggio a Maria, nella pietà Popolare, occorre partire almeno dal XVI secolo, con l'opera di San Filippo Neri, che educava i giovani, soprattutto in questo periodo, a circondare di fiori l'immagine della Madonna, e a cantare le sue lodi, offrendo atti di mortificazione in suo onore! Parallelamente, si moltiplicavano le idee e le iniziative: alla "Natura", Regina Pagana della Primavera, iniziava a contrapporsi, per così dire, la Regina del Cielo. Ma l'indicazione di Maggio, come mese Mariano, la dobbiamo, però, ad un Gesuita: Padre Annibale Dionisi, un Religioso, nato nel 1679, e morto nel 1754, dopo una vita contrassegnata dalla pazienza, dalla povertà, e dalla dolcezza, che nel 1725 pubblicò a Parma: "Il Mese di Maggio", consacrato a Maria, con l'esercizio di vari "fiori di virtù", proposti ai veri devoti di lei!" Altra testimonianza importante, è del Gesuita Alfonso Muzzarelli, che pubblicò anche lui: "Il Mese di Maria..., sia di Maggio". Il resto, è storia recente. La devozione Mariana, passa per la programmazione del Dogma dell'Immacolata Concezione (1854), e va via via crescendo, grazie all'amore smisurato per la Vergine, di Santi come Don Bosco, ed alimentata dal sapiente Magistero dei Papi, quali Paolo VI, che nella Enciclica: "Mense maio", del 29 aprile 1965, indica Maggio, come il mese in cui, nei templi o fra le pareti domestiche, dai cristiani sale a Maria, l'omaggio della loro preghiera e della loro venerazione. C'è poi da evidenziare, quanto nel "Trattato della vera devozione a Maria", San Luigi Grignon de Montfort, scrive: "Dio Padre, riunì tutte le acque, e le chiamò Mària (Mare); riunì, poi, tutte le grazie, e le chiamò Maria. Lo stesso Giovanni Paolo II, lo possiamo definire con certezza: "Papa Mariano", basti pensare già al suo motto: "Totus tuus" -  "Tutto Tuo". Nel giorno della sua Beatificazione, avvenuta il 1° Maggio 2011, papa Benedetto XVI, nell'Omelia di quel giorno, disse: "Tutti siamo lieti che la beatificazione di Giovanni Paolo II, avvenga nel primo giorno del mese Mariano, sotto lo sguardo materno di Colei che, con la sua Fede, sostenne la fede degli Apostoli, e continuamente sostiene la fede dei loro Successori...!" Maria, è vero, non compare nei racconti della Risurrezione di Cristo, ma la sua Presenza, è come nascosta ovunque: Lei è la Madre, a cui Gesù ha affidato ciascuno dei Discepoli, e l'intera Umanità. Concludiamo, con questa meravigliosa Preghiera, alla Vergine Madre: "O Maria, riscalda del tuo Amore i nostri cuori, ed assistici nel cammino della nostra Vita. La "medicina" della tua Misericordia, guarisca le ferite del nostro peccato. Solo così, potremo giungere alla Gloria della "Festa eterna", con l'aiuto di Colui che volle nascere da Te, o Vergine Gloriosa e Benedetta. A Lui ed a Te, Onore e Gloria, per i secoli eterni. Amen. A tutti, una serena giornata, con Maria. 


di Redazione | 24/05/2023

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