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Mandatoriccio (Cosenza) - Io vivo e voi vivrete


di DON MICHELE ROMANO - In questa VI Domenica di Pasqua, celebriamo anche la festa di San Mattia Apostolo, che sostituì Giuda nel Collegio Apostolico. Il brano Evangelico di oggi (Gv 14, 15-21), è prosecuzione di quello di Domenica scorsa: siamo nel contesto dell'Ultima Cena, e i discepoli sono terrorizzati dalla possibilità reale, e quasi sicura, che Gesù muoia, nel mentre dà l'Addio ai suoi discepoli, perché ritorna al Padre, per essere glorificato, nel contempo li rassicura dicendo: "Non vi lascerò orfani" (v 18), perché chiederò al Padre, di mandare "un altro Consolatore" (Senza dimenticare che il "primo Paràclito", è sempre Lui, Gesù), "lo Spirito di verità" (v 17a), anche se il mondo "non lo vedrà, perché non lo conosce" (v 17b), "voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete" (v 19). L'accoglienza di queste parole "consolatorie" di Gesù, susciteranno nel vero discepolo (E quindi speriamo, anche in ognuno di noi!), quell'amore che si manifesterà "nell'accogliere i suoi comandamenti ed osservarli" (v 21a). Ed ancora, sarà garanzia, che "sarà amato dal Padre e gli si manifesterà" (v 21b). Anche se viviamo in un momento storico, in cui il nostro cuore è sopraffatto dalla disperazione, dal dubbio, e dalla stanchezza, per tutte le cose che accadono, e sembrano non avere soluzione, il Signore ci invita a sentirlo sempre presente, a saper scoprire che Lui è vivo e ci ama: Ci ha amati "sino alla fine" (Gv 13, 1c). Ma adesso è Lui che chiede "Amore" ai suoi discepoli, non tanto per sé, ma per gli altri. Nell'Antico Testamento, i Comandamenti sono al plurale, perché diventano gesti e comportamenti, ma Gesù ci consegna un "Comandamento (unico) nuovo": "Amatevi gli uni mgli altri" (Gv 13, 34). Ma non è, che Gesù va ad aggiungere un Undicesimo, ai Dieci Comandamenti, che già gli Ebrei avevano. Erano già tante, le 613 regole che avevano da seguire: 365 - una per ogni giorno dell'anno, e 248 - una per ogni ossa del corpo umano), ed erano "più che sufficienti!" Gesù non aggiunge, ma "toglie". il suo è un Comandamento "nuovo", perché è su un altro piano, è qualcosa che soppianta il vecchio. Infatti, nel testo Greco, l'aggettivo "nuovo", non viene tradotto con "Neos", "qualcosa di aggiunto", bensì con "Kainos", a dire: "è un'altra cosa". Perciò, Gesù, può dire: "Amatevi come io vi ho amati" (Ed aveva appena fatto la "Lavanda dei piedi" ai suoi discepoli). Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete Amore gli uni per gli altri” (Gv 13, 34- 35). È vero, si parla di Comandamenti, ma l'Amore, si può comandare?
Purtroppo, il Legalismo Ebraico, esigeva l'obbedienza pedissequa della Legge, era un dovere assoluto, tant'è che persino Mosè, fedele a queste regole, un giorno fece lapidare un uomo che raccoglieva legna ("Non rubava!"), in giorno di Sabato. E, Purtroppo, il giorno di
Sabato, era proibito (Nm 15, 32-36). A dir poco: Assurdo! E pensare che ancora oggi, in nome di tante pseudo- Ideologie Religiose, si commettono tanti crimini e tante crudeltà. Non se ne può più, basta! L'Amore non si guadagna, l'amore è offerto! Non è che amiamo Dio, solo perché andiamo in Chiesa, o perché ogni tanto Preghiamo, o andiamo in Pellegrinaggio, verso qualche rinomato Santuario Mariano. Tu ami Dio, se ami e rispetti tua moglie..., se ami il tuo vicino, e non lo inganni..., se ami il tuo collega, non umiliandolo..., se ami il tuo capo, non fregandolo..., ecc.! A tal proposito, l'apostolo Giovanni, ci ricorda: "Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede" (1Gv 4, 20b). Questa è la sintesi del suo Comandamento: "Chi ama Dio, ami anche suo fratello!" Sarà questo anche il grande insegnamento, che ci deriva dall'esperienza degli Apostoli, infatti, loro sentivano che Lui, lo Spirito, il Signore Risorto, era vivo e presente "dentro di loro", per
questo non si sentivano "mai soli". Noi, probabilmente, soffriamo di solitudine, perché nel nostro cuore, non lasciamo entrare nessuno: né Dio, né i Fratelli. A noi, oggi, il compito di scoprire di accogliere la presenza del Risorto, "vivo e vero" nella nostra vita, sia negli insegnamenti della Sacra Scrittura che ascoltiamo, sia nella Santa Eucarestia che riceviamo. La sua vicinanza ci aiuti a vivere nell'obbedienza ai suoi Comandamenti, soprattutto quello dell'Amore.
A tutti, una serena Domenica, con Maria.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 14/05/2023

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