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Crosia (Cosenza) - All’Ite - Liceo scientifico di Mirto svolto convegno su bullismo e cyberbullismo


Nei giorni scorsi presso l’Istituto tecnico economico e - Liceo scientifico di Mirto Crosia si è svolto un convegno sul tema “Bullismo e cyberbullismo”. All’evento, fortemente voluto dalla dirigente scolastica, Sara Giulia Aiello e organizzato e coordinato dalla prof.ssa Caterina Urso, docente di diritto e referente al bullismo presso l’istituto, hanno preso parte figure impegnate in tali contesti che si sono relazionati con gli alunni. Un seminario mirato a  favorire la conoscenza e il confronto su un tema di forte attualità, affinché si trovino le strategie migliori per promuovere comportamenti improntati al rispetto per se stessi e degli altri. Dopo i saluti iniziali della professoressa Urso che ha evidenziato l’importanza di aver ospitato qualificati rappresentanti della Polizia di Stato, in quanto ciò ha consentito una migliore formazione degli allievi ritenendo che il tema della legalità sia fondamentale per la crescita degli alunni. Il commissario capo della Polizia di Stato, Tiziana Scarpelli e il  Sostituto Commissario Polizia di Stato, Giancarlo Pullano, hanno raccontato episodi di bullismo molto gravi, facendo notare come eventi del genere possano condizionare sia il presente che il futuro delle vittime di bullismo. Il seminario si è avvalso della partecipazione dell’assistente sociale e criminologa, nonché volontari della Croce rossa italiana, Marianna Andreoli, che ha spiegato ai ragazzi quanto facile possa essere cadere nella rete dei bulli e di come sia altrettanto semplice diventare dei bulli. La dottoressa Andreoli ha sottolineato l’importanza di individuare, comprendere e denunciare tali episodi. Un momento toccante è stato un video della signora Teresa Manes. Rivolgendosi agli alunni ha sottolineato: “Andate oltre alle apparenze, oltre a quello che può esserci davanti a voi”. Ha concluso l’evento la stessa professoressa Urso, ribadendo l’importanza della scuola nell’individuare fenomeni di bullismo e cyberbullismo all’interno del contesto sociali in cui vivono i ragazzi, invitando l’intera comunità scolastica e le famiglie ad attenzionare e denunciare tali fenomeni. “È necessario – ha detto la Urso - che i giovani colgano l’essenza dell’essere umano, quell’essenza che la società odierna sembra voler eclissare a ogni costo”.


di Redazione | 13/05/2023

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