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Longobucco (Cosenza) - Raccolta di funghi e castagne: uno degli hobby preferiti nella cittadina silana


di  FRANCESCO MADEO - Tempo d’autunno, tempo di raccolta dei prodotti del sottosuolo. I funghi la fanno da padrona in un territorio, quello silano, che da sempre è ricco di specie commestibili e ricercate. Negli anni, questa passione è andata via via diffondendosi, fino a diventare hobby preferito soprattutto da giovani e famiglie intere. E’ impagabile, in questo periodo, andar pei boschi, immersi completamente nella natura che offre spettacoli di colori inimmaginabili e stupendi. Purtroppo, forse proprio a causa dell’eccessiva presenza dell’uomo, i boschi sono stati sottoposti al saccheggio e al vilipendio, per colpa di gente senza scrupolo che si reca nei luoghi armata finanche di rastrelli che deturpano e distruggono irrimediabilmente l’humus naturale. E’ così intervenuta una legge regionale che impone a coloro che vanno alla ricerca di funghi il possesso di un tesserino professionale o amatoriale che stabilisce la quantità di funghi da poter prelevare giornalmente. Si sono sviluppate polemiche circa l’elevata somma da pagare per il rilascio dello stesso (undici euro per il versamento della tassa per la raccolta e due marche da bollo per la richiesta al Comune, totale 42euro). La misura ha ridotto notevolmente i movimento e il traffico a causa dei controlli. Un peccato vista l’importanza dell’educazione ambientale che potrebbe essere rivolta soprattutto alle nuove generazioni forse le più penalizzate a causa dell’obbligatorietà del tesserino. Anche la tradizionale raccolta delle castagne, in un territorio da sempre ricco, subisce anno per anno una diminuzione. Il castagneto una volta fiorente è sottoposto all’incuria e pochi sono i proprietari  rimasti in loco e quelli che lo rinnovano con interventi appropriati. Quello che era una volta uno sport da praticare assolutamente andando a piedi oggi si può comodamente fare avvivando sui luoghi con le macchine ma non mancano donne che ancor oggi preferiscono andare nel bosco  a piedi  con il tradizionale “stifagno” sulla testa pieno del frutto che orgogliosamente portano a casa.

di Redazione | 26/10/2010

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