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Mandatoriccio (Cosenza) - Il quarto Comandamento


di DON MICHELE ROMANO - 4°: "Onora il Padre e la Madre"! Questo quarto Comandamento: "Onora tuo padre e tua madre" (Es 20, 12a), che apre la "seconda Tavola" della Legge, è il primo Comandamento ad essere associato ad una promessa: "Perché tu sia felice e goda di una lunga vita sulla terra" (Ef 6, 3 ). Un comando, che indica anche l'ordine della Carità! Dio ci comanda di "Amare" soprattutto, chi ci ha generato, perché sono loro il prossimo "più prossimo", ad ognuno di noi. Sarebbe un'illusione dire di voler bene agli altri, alle persone "lontane", mentre poi trascuriamo quelle "vicino" a noi, 'in primis' i nostri Genitori, verso i quali abbiamo anche un debito di gratitudine e di riconoscenza (tale che, forse, non ci basterà la vita per ripagarlo...!), per averci dato la possibilità di esistere su questa terra: "Onora tuo padre con tutto il cuore e non dimenticare le doglie di tua madre. Ricorda che essi ti hanno generato: che cosa darai loro in cambio per quanto ti hanno dato?" (Sir 7, 27- 28). Ci troviamo dinanzi ad un Comandamento, che non inizia con un imperativo di proibizione: "Non",  ma è espresso nella forma positiva di un dovere da compiere, per di più, abbiamo visto, associato anche ad una benedizione: Onora i genitori "perché si prolunghino i tuoi giorni sulla terra, che il Signore tuo Dio ti dà" (Es 20, 12b). Il verbo Ebraico "Onorare" ("Kabbed = Dare il giusto valore), usato anche nel "Consenso Matrimoniale ("Prometto di amarti e di onorarti...!), esprime non solo Venerazione nei confronti di Dio 
("Dare gloria a Dio), autore della Vita, ma fa riferimento anche al rapporto d'amore con i Genitori: se sei Giovane, porta loro rispetto ad obbedienza; se sei "Adulto", sostienili nella vecchiaia e nella malattia, occupati di loro e non abbandonarli: riserva loro "Onore", ovvero: "Rendili felici", non a parole, ma con i fatti e nella verità. Loro sono stati strumenti nelle mani di Dio, suoi preziosi collaboratori, perché noi tutti,  ricevessimo la vita. La Sacra Scrittura, usa parole assai pesanti, nei confronti di coloro che trascurano i Genitori, o peggio ancora, li maltrattano: "Maledetto chi maltratta il padre e la madre..." (Dt 27, 16). D'altro canto, quanto sono belle e consolatorie le parole del Siracide: "Chi "Onora" il Padre espia i peccati, chi "Onora" sua Madre è come chi accumula tesori..." (Sir 3, 2- 9). Purtroppo (E  riconosciamolo), siamo "poveri" di gratitudine, sempre abituati
a chiedere e non a dare. Infatti, molti Genitori, non ricevono aiuto se sono nel bisogno: tanti di loro, oggi,
ahimè, essendo "anziani", e tante volte, non più autosufficienti, molte volte, vengono lasciati soli, o affidati (E Dio non voglia "abbandonati"), in qualche "Casa di Riposo". Ormai, nella nostra Società occidentale, purtroppo, stiamo assistendo a una progressiva "demolizione" del nucleo Familiare, l'unico "Istituto, voluto e fondato, direttamente da Dio: "Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un'unica carne" (Gen 2,24 ). Poveri noi, oramai la "Sacralità" della Famiglia, è stata sostituita dalle "Unioni civili, o di Fatto"... e/o quant'altro, che durano giusto il tempo del "piacere" e della "convenienza". Mancando la Grazia del Sacramento e la  Benedizione di Dio, ecco che assistiamo a questo vero e proprio "sfacelo sociale". Poveri figlioli, che accuseranno "dopo", nella Vita, il "colpo" della separazione di tanti Genitori, ac crescendo sempre più, nel loro cuore: solitudine e sofferenza. Abbiamo bisogno di scavare più in profondità, in questo Comandamento, che sembra essere uno di quelli più sottovalutati e violati, per scoprirne l'ampiezza del suo orizzonte. Ricordiamoci sempre più spesso del verbo "Onorare", che implica un comportamento amorevole e rispettoso, verso i nostri Genitori: di obbedienza e di amore, di fedeltà e di aiuto. Sant'Agostino ebbe a precisare: "Dio ha scritto sulle Tavole della Legge, ciò che gli uomini non riuscivano a leggere nei loro cuori"! Pensiamo che lo stesso Signore Gesù, ha dato valore a questo Comandamento, nascendo e crescendo in una Famiglia: "Stava loro sottomesso..., crescendo in sapienza, età e grazia, davanti a Dio e agli uomini" (Lc 2, 51-52). Concludendo, ci consolino le parole di San Tommaso d'Aquino: "Chi osserva fedelmente il quarto Comandamento, gode di una particolare Benedizione del Signore, che garantisce la concordia familiare e un Amore premuroso ed appagante. Possiede, inoltre, il pregio dell'ottimismo e della serenità interiore"! Che meraviglia: "Provare, per credere"! Continua...! Una serena giornata.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 23/02/2023

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