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Mandatoriccio (Cosenza) - E nell'ora della nostra morte


di DON MICHELE ROMANO - Nell'ultima frase dell'Ave Maria, chiediamo alla Vergine Madre quel che di più desideriamo: "Prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte". Preghiamo già "Adesso", anche per "quell'Ora", in cui forse non ne avremo più la possibilità, non saremo forse più in grado di pregare. Sono i due momenti decisivi della nostra vita, in cui abbiamo necessità dell'assistenza e dell'aiuto materno della Mamma celeste. Ogni "Adesso", è nuovo, diverso, ci dà l'opportunità ogni volta, di una scelta possibile, anzi forse necessaria, perché il Giudizio escatologico, di cui la Scrittura ci parla tanto, avviene proprio "Adesso"! È Gesù stesso ad affermarlo: "Ora (Ovvero: "Adesso") è il giudizio di questo mondo" (Gv 12, 31). È da quello che facciamo "Adesso", che dipende il giudizio di Dio, saranno proprio le nostre "libere scelte" quotidiane, a determinare il suo Giudizio di salvezza o di condanna. Per Lui c'è sempre e solo "Adesso", Dio non è nel tempo, Lui è l'Eterno. Ogni nostro "Adesso", è in verità, un'anticipazione dell'Ora della nostra morte, per la quale invochiamo l'aiuto di Maria. Continuamente muore qualcosa in noi. Più andiamo avanti nella vita, più una parte della vita muore. La morte sarà "l'Adesso" della scelta decisiva: l'unico nostro possibile futuro sarà Dio, tutto il resto sparisce, s'inabissa. E di conseguenza "l'Adesso" delle attività e delle scelte, viene trasformato nell'Ora della morte: o accettare con serenità la "chiamata" di Dio, o ribellarvisi, con la nostra volontà che si oppone alla Sua (Ciò che chiamiamo Inferno!). Ma se abbiamo fede in Cristo, Lui che ha condiviso i nostri "Adesso": "Ora (Ovvero Adesso) si è compiuta questa Scrittura..." (Lc 4, 21); "Adesso l'anima mia è turbata..." (Gv 12, 27a), Lui che morendo, ha distrutto la morte, e risorgendo, ci ha ridato la possibilità della Vita eterna, facendo della nostra morte, la nuova e definitiva Pasqua ("Pesàch), solo così la morte non ci coglierà impreparati, vivremo questo "Passaggio", varcheremo da Redenti, la "porta" del cielo, quale ingresso gioioso nel Regno di Dio. Noi anche oggi (E sempre) preghiamo la Madonna con immensa fiducia: "Adesso e nell'ora della nostra morte", perché confidiamo che sarà proprio lei, ad aprirci quella  "porta" ("Ianua Coeli"), solo lei, quale Madre che Gesù ci ha consegnato dalla Croce: "Figlio, ecco tua madre" (Gv 19, 27a), ci accompagnerà, quale nostra "Avvocata", da suo Figlio, nella luce della Gloria. Questo, è l'unico modo giusto per affrontare cristianamente la morte. Preghiamo Maria, perché è l'unica persona umana che ha saputo vivere in pienezza "l'Adesso" temporale, come se fosse l'ora della sua morte, vivendo in un modo totale, nella pienezza della vita, l'Ora del suo Transito in Cielo! Col suo "Sì" costante, alla volontà di Dio: dall'Incarnazione alla Pentecoste, Maria ci stimola ed incoraggia, a rivolgere a lei questa meravigliosa Invocazione, perché ha vissuto anche lei, "l'Adesso", e "l'Ora della morte", in modo talmente perfetto, da farci sperare, di poter ottenere anche per noi, una simile Grazia. Chiediamole, pertanto, di poter dire anche il nostro "Sì", alla volontà di Dio, per vivere ogni giorno alla sua presenza, non solo durante la nostra esistenza sulla terra, ma soprattutto "nell'ora della nostra morte", al momento cioè, della fine della nostra vita, quanto vivremo quell'ultimo "Adesso", che ci proietterà nel "Passaggio" verso l'Eternità! Continua... ! Una serena giornata.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 17/02/2023

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