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Rossano (Cosenza) - L'epifania nella nostra vita


di LETIZIA GUAGLIARDI -  Il 6 gennaio, Epifania, è passato da poco, quindi non parlerò di questo tipo di epifania in questo articolo. L’Epifania è una festa religiosa che celebra il giorno in cui Dio rivelò agli uomini la nascita di Suo Figlio, rivelazione che venne fatta ai Magi richiamati da lontano a Betlemme dopo aver visto sorgere la stella annunciata dall’Antico Testamento. Il termine Epifania viene dal greco antico epìphaneia che significa proprio “manifestazione, rivelazione, apparizione“. Ma oggi, come dicevo, voglio parlare di un’altra epifania. Quella che può accadere nella nostra vita.

Il termine “Epifania” è stato usato, per esempio, dallo scrittore irlandese James Joyce in “Gente di Dublino“, una raccolta di quindici novelle pubblicata nel 1906 sul settimanale The Irish Homestead e poi raccolte in un libro, che narrano la quotidianità di comuni cittadini dublinesi dell’epoca, soffermandosi sulla loro interiorità. Questi personaggi, spesso e volentieri vivono, appunto, un’epifania, cioè un’improvvisa rivelazione spirituale generata da un gesto, un oggetto, una situazione apparentemente banali, ma che svelano qualcosa di più profondo, di più significativo e mistico.

Ti capita, mentre fai un’attività manuale, creativa e individuale (scrivere, dipingere, fare giardinaggio, raccogliere funghi, pescare, ecc.) che ti concentri e ti rilassi così tanto che nella tua mente affiorano sensazioni, stati d’animo e collegamenti inaspettati tra due cose diverse, una materiale e l’altra spirituale? In questo caso avviene un’epifania, un momento rivelatore in cui chi lo vive vede le cose con altri occhi. Una cosa, apparentemente banale e insignificante, a guardarla bene acquista grande valore. L’ordinario diventa straordinario.

È quello che è successo, per esempio, al regista Sam Mendes durante le riprese del suo bellissimo film “American beauty”. All’improvviso, un vento dispettoso sollevò una busta di plastica facendola volteggiare nell’aria. Nessuno dei presenti diede importanza alla cosa anzi, forse qualcuno ne fu pure infastidito ma non il regista che incalzò l’operatore: Dai, accendi la camera, prima che smetta di volteggiare! Questo episodio, non inserito nella sceneggiatura, diventò una scena struggente, poesia pura e questo è il monologo:

Era una di quelle giornate in cui tra un minuto nevica e c’è elettricità nell’aria, puoi quasi sentirla. Mi segui? E questa busta era lì, danzava, con me, come una bambina che mi supplicasse di giocare. Per quindici minuti. È stato il giorno in cui ho capito che c’era tutta un’intera vita dietro a ogni cosa, e un’incredibile forza benevola che voleva che sapessi che non c’era motivo di avere paura. Mai. Vederla sul video è povera cosa, lo so, ma mi aiuta a ricordare. Ho bisogno di ricordare. A volte, c’è così tanta bellezza nel mondo che non riesco ad accettarla. Il mio cuore sta per franare.

Io credo che tutta la nostra vita sia un continuo susseguirsi di epifanie. Ci sono momenti rivelatori che ci fanno capire il senso delle cose, il significato del nostro percorso. Questo vale anche per chi si occupa di scrittura: ogni cosa, anche se priva di senso apparentemente, può avere il potere di accendere una scintilla per scrivere una bellissima storia. Ed è in quel momento che ci viene rivelato il motivo per cui scriviamo.

Quale può essere un’epifania nel nostro quotidiano?

1. La notizia di una malattia. In quel preciso momento quella notizia diventa un’epifania, cioè una rivelazione che ci esorta a riflettere: chi vogliamo essere? Cosa vogliamo fare?

2. Conosciamo una persona il cui comportamento ci risulta inspiegabile. Poi ci capita di vivere la sua stessa situazione ed ecco…l’epifania! Solo in quel momento ci vengono rivelate le ragioni del suo atteggiamento.

3. Perfino le mascherine, tanto odiate nel periodo della pandemia, per chi ha saputo vedere si sono rivelate, in qualche caso, un’epifania: lo sguardo di una persona (che prima non ci diceva assolutamente niente) ci è stato rivelato proprio quando tutti gli altri elementi del volto ci erano nascosti.

Ormai la Befana è arrivata ed è pure andata via. Rimane, al posto suo, l’altro significato dell’Epifania…se lo vogliamo. In questo caso, approfittiamone per riflettere sul senso delle cose e della vita.

Ogni epifania – cioè ogni manifestazione – è l’inizio di qualcosa di nuovo, di straordinario, che può cambiare tante cose.

Perfino il corso della nostra vita.


di Letizia Guagliardi | 11/01/2023

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