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di ANTONIO IAPICHINO - Come succede sistematicamente da dieci anni a questa parte, sono state riavviate le attività dell’oratorio nella parrocchia ‘San Giovanni Battista’ di Mirto Crosia, guidata dal parroco don Giuseppe Ruffo. In realtà quest’oratorio non ha fermato le sue attività neanche in piena pandemia e, nel rispetto delle norme e delle limitazioni imposte per il contenimento del contagio, ha continuato ad accompagnare la vita di bambini e ragazzi con creatività e modalità originali. La nuova proposta, che don Ruffo e gli animatori offrono ai ragazzi, bambini e adolescenti dai 3 ai 15 anni è “Sostare con te”. Domenica scorsa i ragazzi della parrocchia situata nella zona sotto-ferrovia di Mirto hanno “sostato” in oratorio per trascorrere il proprio temo libero, impegnandolo nell’amore reciproco, nella bellezza dell’incontrarsi e dello stare insieme. Molti i ragazzi che hanno aderito all’idea progettuale: sono oltre 40 tra animatori e i partecipanti. I ragazzi, stimolati parroco e dalla sua squadra di educatori, hanno offerto momenti di condivisione, la preghiera attraverso la celebrazione della Santa Messa, attività laboratoriali, animazione e giochi e con lo stile di chi sa affrontare nuove sfide attraverso percorsi di fede e animazione e per costruire con loro la Chiesa che è e che sarà. Il parroco ha evidenziato che “per pregare e per imparare a pregare bisogna innanzitutto fermarsi, saper sostare, per sapere a chi rivolgere lo sguardo, la mente e il cuore, per fare silenzio e incontrare Dio”. La preghiera del cristiano è un incontro familiare e intimo, “ha un ‘te’ a cui riferirsi e con cui stare, ma è anche una celebrazione gioiosa e comunitaria in cui ci lasciamo amare da Dio, in cui è Lui a voler sostare con noi”.