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Cosenza (Cosenza) - Transizione energetica progetto De-Sign, Enea e Confapi presentano al Comune le attività concepite


Definire piani e strategie per la transizione energetica e per incoraggiare il cambiamento anche a livello locale è diventato un passaggio ineludibile, tanto più che il fenomeno della povertà energetica bussa, ormai, alle porte di ogni famiglia su cui si stanno riverberando insesorabilmente i vertiginosi aumenti dei costi dell'energia che sta facendo diventare la situazione fuori ogni controllo.

Su questi temi, di assoluta attualità, si sono confrontati, nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, i promotori del tavolo di lavoro e di incontro che Confapi ed ENEA, insieme all'Università della Calabria e all'Ordine degli architetti, hanno insediato, per presentare le attività che sono state concepite nell'ambito del progetto di ricerca De-Sign, inserito nella Campagna nazionale per l'Informazione e la Formazione sull'efficienza energetica “Italia in Classe A” che nel corso della restante parte del 2022 e nel 2023 formerà istituzioni, imprese e cittadini sui temi dell'efficienza energetica e della rigenerazione urbana partecipata. L'incontro al Comune di Cosenza arriva quasi cinque mesi dopo un primo approccio che ENEA e Confapi ebbero, nel maggio scorso, con il Sindaco Franz Caruso al quale fu presentato un progetto per la promozione di soluzioni energeticamente sostenibili in ambito domestico e urbano, con Cosenza indicata come città pilota.

Al tavolo dell'incontro ha preso parte la vicesindaca e assessore all'Ambiente e alla Transizione ecologica, Maria Pia Funaro che, pur manifestando la propria soddisfazione per le opportunità che potranno essere messe in campo sul territorio, grazie all'iniziativa di ENEA e Confapi, non ha mancato di far rilevare due oggettive difficoltà nelle quali si trova la città di Cosenza: quella economico-finanziaria che deriva dal fatto che il Comune è in dissesto e poi quella organizzativa, a causa delle carenze di organico con le quali Palazzo dei Bruzi deve fare i conti. “La struttura burocratica che diventa parte attiva, nel Comune non c'è – ha sottolineato Maria Pia Funaro - e allora l'interlocuzione con gli stakeholders e con tutti gli operatori del settore diventa fondamentale. Il Comune – ha aggiunto Funaro - ha seguito con particolare attenzione le opportunità di finanziamento derivanti sia dalla Comunità europea che dal PNRR che è diventato uno strumento importante per mettere in campo iniziative sul territorio che hanno ad oggetto sia la transizione ecologica che quella energetica. Il contributo di Enea, come quello delle Università, di Confapi e degli ordini professionali – ha aggiunto la Vicesindaca Funaro -diventano per noi essenziali, così come fondamentale diventa il contrasto alla povertà energetica. Un'esigenza non procrastinabile, oggi più che mai, investe tantissime famiglie che si trovano ad affrontare costi difficili da sostenere. E, specie con riferimento ai quartieri disagiati della città, il compito dell'Amministrazione non può che essere quello di fornire gli strumenti per affrontare questa vera emergenza, come ad esempio le comunità energetiche, ma anche altre opportunità che possono essere messe a sistema”. L'incontro è stato introdotto dal Presidente di CONFAPI Calabria e Vice Presidente nazionale, Francesco Napoli, ed ha registrato, tra gli altri, la partecipazione del responsabile della Divisione Servizi Integrati per lo sviluppo territoriale di ENEA, Alessandro Federici e dei dirigenti, sempre di ENEA, Maura Liberatori, Ilaria Sergi e Guido Maurizio Urbani, e, inoltre, del prof.Nicola Rainisio dell'Università di Milano, di Mario Maiolo, Presidente del Polo di Innovazione per l'edilizia sostenibile “Green Home” e del Presidente dell'Ordine degli Architetti, Pasquale Costabile. Francesco Napoli ha illustrato le ragioni dell'incontro ed ha ricordato come sui titoli della stampa nazionale non si fa altro che parlare di energia, di povertà energetica e caro bollette. Per il Presidente regionale di Confapi “la situazione è fuori controllo perché c'è in gioco la sopravvivenza, in quanto è l'energia che fa muovere la vita e ogni sistema produttivo e sociale. C'è anche il rischio – ha sottolineato ancora Napoli - che l'assistenza sanitaria e ospedaliera possano subire dei contraccolpi ed entrare a loro volta in crisi. L'energia è la potenza di un Paese. Purtroppo ce ne siamo accorti tardi e la dipendenza da altri Paesi ci obbliga oggi a impostare velocemente delle scelte”. Per Francesco Napoli “è importante capire se, alle nostre latitudini, dobbiamo limitarci agli annunci o passare ai fatti. ENEA è qui – per tracciare un cerchio ideale che coinvolge l'Università statale di Milano e Cosenza.


di Redazione | 24/10/2022

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