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Rossano (Cosenza) - La vita comincia daccapo quando diventa croccante in autunno


di LETIZIA GUAGLIARDI - Eh sì…l’allegra e chiassosa estate è terminata. Avevamo staccato la spina, ora l’abbiamo riattaccata e dobbiamo sfruttare l’energia accumulata. L’autunno è appena iniziato e fra un po’ esploderà con i suoi silenzi che invitano alla riflessione, con le sue affascinanti atmosfere che continuano ad ispirare musicisti, poeti e scrittori e con i suoi colori che da sempre incantano pittori e fotografi, ammaliati dalla vera grande artista che è la natura.

Ma l’autunno vuol dire anche vendemmia, vino, caldarroste, funghi, zucche e melograni, noci, cioccolata calda, tè e tisane. Ritornano il piacere di stare in casa e le serate in poltrona, con un morbido plaid, a leggere un libro o a guardare un bel film.

La vita sta ritornando “croccante” – come ha scritto Francis Scott Fitzgerald nel suo famoso “Il grande Gatsby” – come croccanti sono le foglie che stanno cambiando tonalità e hanno cominciato a tremolare. Fra poco si staccheranno sempre più numerose dai rami, volteggeranno delicate nell’aria e si poseranno a terra per formare un tappeto multicolore: rosso scuro, marrone, ruggine, oro, bronzo, arancione, ocra, giallo e tutte le loro sfumature:

Finché ci sarà l’autunno, non avrò abbastanza mani, tele e colori per dipingere la bellezza che vedo.
(Vincent van Gogh)

È inevitabile: ogni foglia, dopo aver vissuto tutte le stagioni, dopo aver cambiato vari colori e dopo aver assunto varie forme, in autunno si stacca dall’albero e si ricongiunge alla terra. Ma…già altre foglioline si preparano, nel frattempo, a nascere.

Le foglie che cadono ci indicano anche che dobbiamo far cadere, nella nostra vita, le cose che non hanno più motivo di esistere per lasciare lo spazio a quelle nuove. Se le foglie rimanessero al loro posto, con l’arrivo delle piogge, della neve e della grandine si appesantirebbero e causerebbero gravi danni alle piante. Gli alberi, quindi, si liberano del superfluo perché hanno bisogno di nuova linfa in vista dell’inverno. I rami secchi vanno tagliati per far nascere quelli freschi e vigorosi. Senza tristezza o malinconia ma con un senso di pace e di aspettativa perché i germogli sono presagi di cose belle e buone.

Dopo la meritata pausa estiva la vita ricomincia daccapo, dunque – apre la scuola, si ritorna al lavoro, si progettano nuove attività – e questo è il periodo migliore: in natura l’autunno è tempo di semina. Si seminano i germogli che poi diventeranno frutti in primavera.

E per fare questo c’è bisogno di tempo speso meglio, di fare le cose che ci fanno stare bene, di sperimentare attività nuove e utili. Una vita croccante, insomma, fatta di idee, ispirazioni, aspirazioni e obiettivi.

La parola autunno deriva dal verbo latino “augere” che significa AUMENTAREARRICCHIRE.

Parallelo all’autunno della natura c’è il nostro autunno: facciamo in modo che ci arricchisca di azioni belle, di gesti gentili, di progetti realizzabili, di belle e buone abitudini. Come le foglie si lasciano travolgere dal vento, facciamoci travolgere anche noi dall’entusiasmo, dalla voglia di cambiamento, dal desiderio di essere pronti ad affrontare le stagioni che seguiranno. Senza farci influenzare dalle piogge, dalla nebbia e dalle nuvole. Ricordiamoci che, dietro a tutto questo, il sole c’è lo stesso. Sempre.


di Letizia Guagliardi | 26/09/2022

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