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Mandatoriccio (Cosenza) - "Il Vangelo è Festa!"


di DON MICHELE ROMANO - Ammirando la dolce ironia del Signore, che si intravede nel Vangelo di oggi (Lc 5, 33-39), cerchiamo di non essere anche noi, persone sempre di malumore, come i Farisei, perché loro ignoravano, che "lo Sposo è sempre con noi"! Un saggio dell'Antico Testamento, come Qoèlet, non precisamente uno dei più ottimisti, ci dice che, sotto questo cielo, c'è tempo per ogni cosa: "Un tempo per strappare e un tempo per cucire" (Qo 3, 6). Notiamo la perfetta coincidenza, con la semplice parabola, del vestito rammentato di oggi. L'errore da "insipienti", è strappare quando è tempo di cucire, e viceversa. È allora, che nulla riesce bene! Se abbiamo momenti di gioia e di pace da vivere, approfittiamone. Certamente arriveranno momenti di duro digiuno. Una certezza deve sempre sostenerci: Lo Sposo è con noi: "Potete forse far digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro?" (v 34). È questa serenità di vita, che Gesù vuole trasmetterci: Nella vita, c'è un tempo per digiunare e pregare, e c'è un tempo per mangiare e bere! Nella Preghiera, il corpo manifesta la fame e la sete di Dio, attraverso il digiuno. Nel Vangelo questi due aspetti fondamentali dell'uomo, vengono ad essere superati: al digiuno subentra il banchetto, alla supplica farisaica (Sempre lamentosa), subentra la danza della gioia nuziale. Noi cristiani, sostituiamo ogni pratica religiosa, con il mangiare e il bere della Santa Eucaristia. E Gesù fornisce il motivo, di questa ebbrezza di vita, concessa ai suoi discepoli: Essi stanno partecipando al banchetto di nozze tra Dio e l'uomo. In Gesù l'umanità, che è la Sposa, consuma le nozze con lo Sposo, che è Dio. Per esprimere questo significato profondo, del rapporto d'amore tra l'uomo e Dio, nell'Antico Testamento si preferisce il simbolo delle Nozze, dove l'Amore porta ad unirsi, a fondersi con la persona amata: "Tu amerai il Signore tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze (Dt 6,5). Solo in Dio, l'uomo è appagato in ogni suo più profondo desiderio, ritrovando la sua grande dignità. La parabola di oggi, ci insegna che il vestito nuovo è Cristo Risorto: "Quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo" (Gal 3, 27). Per ogni Battezzato, è indispensabile prendere coscienza di questa "vita nuova", per non commettere operazioni inutili e dannose, come strappare una pezza dal vestito nuovo, per cucirla su quello vecchio! Al di fuori di ogni metafora, non possiamo continuare a vestire l'uomo vecchio, rattoppandolo con qualche novità evangelica. Ciò che è vecchio, bisogna buttarlo: "Abbandonare l'uomo vecchio, che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli, e rinnovarsi nello spirito della vostra mente, e rivestire l'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità" (Ef 4, 22-24). Gli otri nuovi, invece, sono gli uomini nuovi, che contengono il vino nuovo, cioè lo Spirito Santo. Il vino migliore, è proprio quello nuovo, offerto con generosità, dal Signore Gesù (cfr Gv 2, 10). Superiamo anche noi, questa visione della falsa Sapienza dell'ovvio, sempre rivolta al passato ("Il vecchio è gradevole"- v 29b). Sposiamo, invece, con coraggio, il nuovo, che ci proietta nel mistero fascinoso di Dio! Una serena giornata.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 02/09/2022

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