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Mandatoriccio (Cosenza) - "Pulisci prima l'interno"


di DON MICHELE ROMANO - Ai nostri giorni, appare particolarmente urgente riscoprire le tre virtù, di cui oggi il Signore ci parla nel Vangelo (Mt 23, 23-26): La Giustizia, la Misericordia, e la Fedeltà. Sono proprio la loro mancanza, nella nostra vita (Spesso ci accontentiamo di una falsa religiosità, o di una pietà superficiale!), a causare le "invettive" di Gesù: "Guai a voi, ipocriti". Il Signore che vede nei nostri cuori, ha notato questo vuoto di amore in noi, Lui che nella sua vita, ha incarnato queste virtù nella sua persona e nel suo ministero. Tuttavia, impariamo sempre a cogliere, anche in questo linguaggio "punitivo", l'invito amorevole di Dio, che ci esorta a riscoprire le nostre origini: "Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono e ciò che richiede il Signore da te: praticare la giustizia, amare la bontà, camminare umilmente con il tuo Dio" (Mi 6, 8). Abbiamo tutti bisogno di comprendere (Ma soprattutto di "fare esperienza "), di quanto Dio sia grande nella sua misericordia: "Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve" (Is 1, 18b). Il Signore ci invita sempre, a tuffarci nell'immenso oceano del suo Amore, ci chiede di non accontentarci di nuotare nei fiumiciattoli della nostra cattiveria, che ci fanno perdere in minuzie  ci fanno diminuire ai suoi occhi, e ci rendono schizzinosi:  "Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi pulito" (v 26). Quanta verità! Questo quarto "Guai", è una denuncia del capovolgimento dei valori. Scribi e Farisei, ritenevano più importanti le prescrizioni "esterne": Il pagamento della decima anche sull'aneto, sul cumino, sulle erbe aromatiche, ecc.! Una vera esagerazione, se si pensa che nella Legge, era previsto solo il pagamento della decima, per l'olio, il mosto, e i cereali (Nm 18, 22; Dt 14, 22-23; Lv 27, 30). In tal modo venivano trascurate le cose più importanti della Legge, come: Il Diritto, la Misericordia, e la Fede. Il quinto "Guai", fa "pulizia", riguardo alle prescrizioni farisaiche sulla purità. Lo scopo del discorso, non è tanto curare la pulizia esterna di bicchieri e scodelle, ma curare la pulizia della coscienza, spesso "piena di avidità ed intemperanza (v 25). Comportamenti morali, che ci dimostrano, come spesso ci preoccupiamo solamente dell'apparenza esterna, e non della realtà interiore:  allontanare dal nostro cuore e dalla nostra vita, ogni malvagità…! Volendo attualizzare, mi verrebbe da dire che, anche nelle nostre realtà parrocchiali, spesso ci perdiamo in mille sciocchezze e chiacchiericci, a discapito di scelte veramente importanti. Quante volte in una Parrocchia, si creano malumori rispetto agli orari della Santa Messa, o per la riunione del catechismo. Per non parlare delle lotte intestine scandalose fra: Cori, lettori e gruppi vari! E le dispute fra chi ama di più l'attuale Parroco, o quello precedente! Ma sono davvero questi i veri problemi della Chiesa: come, dove, e quando celebrare la santa Messa ? O come devono vestire i preti? Attenti, amici cari, a non fare peggio dei Farisei, persone che si ritenevano le "più devote" (E quante volte sentiamo dire: "Più cattolico/a di me, non c'è nessuno!"), ma che, poi, scordavano l'essenziale. Recuperiamo, pertanto, la "gerarchia" delle cose importanti, della vita e della fede, dando il giusto peso a tutto. Ok, va anche bene pagare la decima sulla menta, ma non dimentichiamo la Giustizia, la Misericordia, e la Fedeltà. Una serena giornata. 


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 23/08/2022

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